In libreria dal 7 febbraio, il nuovo libro di Fabio Bonetti, in arte Fabio Volo, è già un cult tra le giovani generazioni. "Un posto al mondo" è balzato subito nelle prime posizioni delle classifiche dei libri più venduti, consolidando, dopo cinque anni dall'uscita del suo ultimo scritto, il politvalente artista  bresciano come romanziere di successo. Amicizia, abbandono, amore e perdita di affetti: un romanzo che parla, nuovamente, della collocazione sociale della generazione dei trentenni sempre in conflitto con se stessì tra scelte dolorose e difficili.
La situazione che apre il libro, e che sarà quella di quasi tutto lo svolgimento della storia, è la sala d'aspetto di una maternità, nella stanza accanto sta nascendo una bambina, la figlia di Michele, il protagonista, che ripercorre dentro di sé, in quell'attesa, un po' tutta la sua vita. Il primo drammatico abbandono: quando aveva otto anni, mentre era a scuola, sua madre era morta all'improvviso e l'infanzia era trascorsa con i nonni, la sorella e un padre amatissimo, ma troppo assente. Passano pochi anni e Michele ha in dono un'amicizia straordinaria, quella con Federico, che l'avrebbe accompagnato per sempre.
Ormai adulti, ventottenni, i due amici fanno il punto della loro vita e un'irrequietezza profonda spinge Federico a lasciare la sicurezza del lavoro, gli affetti e le abitudini quotidiane: ha bisogno di realizzare se stesso e tutte le potenzialità che sa di avere andando altrove, conoscendo mondi e persone diverse. Parte infatti, e al suo ritorno dopo qualche tempo è una persona diversa, serena, soddisfatta, pacificata. Tanti ingredienti che portano il romanzo ad un ottimo successo editoriale. "Mi sento un ragazzo fortunato - racconta Fabio Volo alla presetazione del suo libro alla libreria Seeber di Firenze -  e cerco di sfruttare questo momento! Il nuovo libro è nato, dopo cinque anni dall'altro, con lo stimolo  all'interno di una scelta quasi autobiografica. Spero di trasmettere emozioni e spero, soprattuto, che vi piaccia". Da leggere sognando Capo Verde, meta del protagonista del libro, Federico, quando "scappa" dalla quotidianità.

di Antonio Pirozzi