La vita memorabile di Max Ophuls finisce violentemente a Los Angeles nel
1993, quando viene
assassinato dal suo autista, un musulmano che si fa chiamare Shalimar il clown. Un delitto politico, apparentemente, visto che Ophuls era a capo dell'antiterrorismo americano. Ma forse c'è dell'altro. Ophuls è una figura di spicco, uno degli "architetti" del mondo contemporaneo, eroe della resistenza contro i nazisti in Francia, scrittore di successo, membro dei servizi segreti. E per un certo periodo anche ambasciatore americano in India, dove origina la sua rovina, dovuta a un'altra delle sue qualità: quella di amante irresistibile e vorace.