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giovedì 18 aprile 2024

Firenze: ''La Tinaia a psicologia. Espressioni visive del linguaggio''

18-04-2006
Mercoledì 19 aprile (ore 17) si inaugura, nella sala Lettura della Facoltà di Psicologia in via della Torretta, la mostra "La Tinaia a psicologia. Espressioni visive del linguaggio", organizzata dal collettivo autonomo degli studenti in collaborazione con l'associazione "La Nuova Tinaia" e con il contributo dell'Università degli studi di Firenze. L'iniziativa si inserisce e promuove un contesto di conoscenza e apertura dell'ambito accademico con le realtà viventi del territorio, come La Tinaia, centro di espressione artistica, fulcro del processo di de-istituzionalizzazione fiorentina e atelier attivo da più di trenta anni. Creare un ponte tra Università e Tinaia, un ponte, cioè, tra una realtà di studio e ricerca, vicina e sensibile al disagio mentale e un ambito vivo e pulsante di approccio creativo nella cura dei pazienti psichiatrici: è questa la scommessa del percorso culturale della mostra. A questo fine il processo comunicativo iniziato con la mostra si arricchisce di un incontro che si terrà il 4 maggio, alle ore 17 alla facoltà di psicologia in via della Torretta. Il dibattito tende allo scambio reciproco ed esperienziale tra La Tinaia e l'università, da una parte gli interventi del presidente dell'associazione La Tinaia Davide Russo, dello psichiatra Giuseppe Saraò e della storica dell'arte Maria Azzola apriranno alla conoscenza dell'atelier, nella sua storia, nel suo futuro, tra progetti e collaborazioni importanti e nella sua pregnanza artistica, dall'altra parte la prof.ssa Patrizia Meringolo ed il Prof Marasco parleranno della loro esperienza di contatto con la realtà della Tinaia. Da un punto di vista prettamente artistico la mostra, curata dalla storica dell'arte Maria Azzola intende sottolineare la dimensione prevalentemente linguistica e comunicativa che è alla base delle intense e originali creazioni artistiche elaborate dai pazienti del "Centro di Attività Espressive La Tinaia". Attraverso una scelta di 30 opere appartenenti a 9 autori attivi in fasi storiche diverse il percorso della mostra analizza la comune finalità comunicativa di questi artisti, evidenziando le sostanziali affinità dei processi di elaborazione delle diverse opere. Tali processi prendono l'avvio dal bisogno di manifestare stati d'animo, emozioni o idee spesso difficili da esprimere con parole perché relativi a fatti traumatici che hanno segnato la vita di queste persone. Di qui la ricerca del tutto personale, da parte di ciascun autore, di una propria modalità comunicativa che si realizza attraverso l'invenzione e l'organizzazione di segni, figure e/o stesure di colore spesso frammiste a lettere, numeri e/o parole scritte in caratteri convenzionali, in composizioni dalle valenze sia linguistiche che pittoriche. Oltre a costituire un mezzo importante di riabilitazione, tali composizioni raggiungono, non di rado, esiti artistici di intenso valore umano e poetico. Ed è anche sul significato profondo delle risorse creative originarie di questi artisti, e su quelle dell'essere umano in quanto tale, che la mostra intende sollecitare degli spunti di riflessione e di ricerca.