Prosegue con discreto successo fino al 29 aprile la mostra sulla contaminazione tra linguaggio artistico, sensorialità e spazio della percezione, allestita al Museo Marini di Firenze. Molti gli artisti presenti, quasi tutti d'impostazione concettuale, che attraverso forme espressive diverse come pittura, fotografia, installazione, suono e video, entrano in contatto con lo spazio fisico del museo relazionando i loro progetti al contesto espositivo e valorizzandone la dimensione sensoriale. "Are you sensitive?" è la domanda posta non solo agli artisti ma anche al pubblico, invitato a sperimentare e stimolare mediante le opere presenti i propri sensi: vista, udito, olfatto, tatto, gusto.
La pittura luminosa e trasparente di Antonio Catelani e le installazioni luce-colore di Alfredo Pirri contribuiscono ad alleggerire la struttura muraria della cripta del museo. I personaggi di Vincenzo Cabiati raccontano la storia di un amore con un'immagine all'interno dell'altra; le gabbie ricorrono nei disegni e nelle foto di Michele Dantini come presenze fisiche; i corpi spezzati di Daniela De Lorenzo; gli oggetti intimi del passato nei lavori di Antonio Lo Pinto. Completano il quadro espositivo il luogo d'incontro e scambio col museo progettato da Robert Pettena, gli esperimenti musicali di Letizia Renzini, i volti di Martino Marangoni, la percezione della forma in Margherita Verdi e l'emanazione pittorica con aromi di Luca Vitone.
di Andrea Palanti