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giovedì 18 aprile 2024

Enrico IV

27-03-2007
Il Sicilia Teatro porta a Firenze per sei giorni "Enrico IV" di Luigi Pirandello con Sebastiano Lo Monaco, Maria Rosaria Carli, Massimilano Vado, Rosario Petix e Claudio Mazzenga. Cavallo di battaglia dei più importanti attori italiani (Ruggero Ruggeri, Renzo Ricci, Salvo Randone, Romolo Valli, Giorgio Albertazzi, Giulio Bosetti), Enrico IV è forse il testo più difficile e intrigante di Pirandello, e si colloca nella storia del teatro come punto di riferimento e di svolta della drammaturgia moderna. I temi sono quelli tipici della poetica pirandelliana: la pazzia, intesa come strumento per smascherare il vero volto degli altri e unica dimensione esistenziale di verità e di libertà; in secondo luogo l'impossibilità di vedersi accettati per ciò che si è. Dunque teatro nel teatro, realtà e finzione, follia e maschera. La storia è nota. Un gentiluomo impazzito a causa di una caduta da cavallo durante una mascherata storica, si crede Enrico IV, l’imperatore che scese a Canossa a pentirsi davanti a Gregorio VII, per intercessione di Matilde di Toscana, e vive nella sua casa di campagna addobbato a palazzo, attorniato da una corte in maschera e dai suoi fantasmi. Dopo dodici anni riacquista la memoria scoprendo che la donna amata è, nel frattempo, divenuta l’amante del suo rivale. Troppo difficile accettare una realtà dolorosa e alla cui definizione non si è partecipato, meglio continuare ad indossare una maschera come quella dell’imperatore di Germania, già perfetta, definitiva, fissata dalla storia, "più reale"; meglio decidere di continuare a ripetere la parte recitata inconsapevolmente per tutti quegli anni, per potersi prendere gioco degli altri e, in qualche modo, vendicarsi. Il grande "alienato" simula con la sua maschera e le sue clownerie una diversità che si oppone alla borghese demenza imperante e combatte una società distratta e carente di autentici valori che, ignara, danza l’ultimo tango sull’orlo di una catastrofe annunciata, convinta che le convenzioni, le finzioni sociali abbiano più forza di ogni tentativo individuale di affermare un proprio destino. Da martedì 27 marzo a domenica 1 aprile 2007 al Teatro della Pergola.