Unire, reinterpretare e ricostruire l'arte, accostando i capolavori classici alle ispirazioni e alle deviazioni delle tendenze contemporanee: è l'obiettivo di “
Gemine Muse”, la manifestazione nazionale d'arte organizzata da dall'associazione
Giovani Artisti Italiani e
Città d'Arte e di Cultura e giunta alla sua 5/a edizione. In totale in tutta Italia sono
coinvolte 24 città e 140 artisti, in un cartellone che comprende un variegatissimo ventaglio di eventi, percorsi tematici, mostre e allestimenti che si svolgono in contemporanea dal 21 aprile al 1° luglio. A Firenze il tema scelto dagli organizzatori (l'associazione Arabeschi di Latte) è quello del low cost – accostare cioè l'arte alta classica alla replicabilità della produzione in serie dei nostri tempi – nell'evento “Bargain”, gli affari che si fanno nei mercatini bric à brac. Gli artisti coinvolti sono tutti fiorentini:
Alessandro Gori organizza una
sfilata di moda “scontata”, nel prezzo ma non nel senso, con tutta
composta da T-shirt rielaborate;
Virgilio, un'installazione video che
accosta elementi high-tech e cianfrusaglie da robivecchi;
Riccardo Benassi una
composizione di arte e musica, con vecchie pianole e ventilatori. Non a caso la location prescelta è un luogo del tutto particolare: il negozio di chincaglierie
Gran Bazaar, in di via Fra' Diamante 12/a (zona Isolotto), con la sua particolare atmosfera suggestiva e confusionaria (disposofobiche, direbbero gli italianisti): l'inaugurazione
è prevista per le 17 di sabato 21 aprile, alla presenza degli artisti.