Lamiere squarciate, chiodi, segnali stradali, bidoni e barattoli abbandonati che, ricomposti e riassemblati,
diventano scultura nella forma di angeli caduti, corpi dilaniati, carcasse di animali: è il concetto alla base della
ricerca artistica di Paolo Pelosini, le cui opere sono esposte fino al 10 settembre prossimo al Palagio di Parte Guelfa (orario 9.30-12.30 e 15.30-19.30). La personale di pelosini raccoglie i lavori più recenti dell'artista:
18 sculture di medie e grandi dimensioni che affrontano il tema della morte, del conflitto e della violenza, assemblaggi e intrecci di metallo che rivelano inediti effetti pittorici attraverso l'uso di un linguaggio innovativo. La mostra è prima tappa di un percorso espositivo che porterà successivamente i suoi lavori a Milano.