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venerdì 29 marzo 2024

''Geografie dei corpi migranti'' al Festival Costante Cambiamento

26-09-2007
Mercoledi 26 e giovedi 27 settembre per il festival Costante Cambiamento in scena alle Ex Murate Geografie dei corpi migranti: tre opere di circa 20 minuti ciascuna, che indagano in chiave antropologia, attraverso la video art, diversi aspetti della costante migrazione di popoli tra continenti, realizzate dalla video-artista Ursula Biemann - i cui lavori sono esposti da anni in tutto il mondo nei maggiori musei, come il MoMA di New York, il Pompidou di Parigi e la Tate Modern di Londra. Attraverso le sue opere indaga aspetti conflittuali della globalizzazione e delle migrazioni conseguenti. Una delle sue opere d'esordio del 1999, Performing the Border, è stata girata a Ciudad Juarez, città messicana al confine con gli Stati Uniti nata intorno ai parchi industriali impiantati da multinazionali col beneplacito del governo messicano. Non a caso l'artista ha scelto questa città in cui si verificano gravi casi di violenza contro le donne: sono già più di 430 le donne assassinate e oltre 600 quelle scomparse dal 1993. Sicuramente un taglio di indagine sociale per l'artista che a Firenze, con il trittico Geografie dei corpi migranti, esplora altri aspetti e geografie. La prima opera, Writing desire – il corpo assente, attraverso l’analisi del fenomeno del traffico delle spose e quello delle “amicizie” a distanza, mostra Internet come spazio ideale per il marketing del desiderio e la tessitura di relazioni digitali. Video saggio sulla comunicazione mediata dal pc e delle lacune relazionali della società moderna. La seconda opera Europlex – i corpi migranti,  realizzato dalla Biemann in collaborazione con l’antropologa Angela Sanders rivolge uno sguardo sulle migrazioni quotidiane tra il Marocco, lo Stretto di Gibilterra e la Spagna. Il video esplora inoltre il conflitto fra il tentativo degli stati di impedire la mobilità e la necessità delle persone di abitare i luoghi proposti dalla globalizzazione. Infine il terzo video saggio presentato - Contained mobility – il corpo della mobilità vietata, risulta una denuncia sulle contraddizioni socio-politiche dei confini. La storia di una vita “con una mobilità vietata” a causa della negazione dei diritti legali d’accesso, un indagine visiva sulla negazione dei diritti per alcuni popoli fuori dai grandi trattati internazionali. Un aspetto che in Italia è sempre di più nell'agenda politica quotidiana per gli effetti reali che le migrazioni provocano. Da segnalare sullo stesso tema inoltre il 27 Settembre alle ore 17,30 alle Ex Murate l'incontro dal titolo Geocorpi e frontiere. La migrazione fra locale e transnazionale e il diritto di divenire cittadini. - Come l'identità di genere e confine si forma fra appartenenza ed esclusione. Saranno previsti gli interventi della stessa artista Ursula Biemann, di Severino Saccardi, attuale Consigliere Regionale e di Stefania Ippoliti, direttrice della Mediateca Toscana di Firenze. Il Festival Costante Cambiamento si conferma uno spiraglio di apertura culturale in una città a volte chiusa, quasi barricata in se stessa.

di Damiano Usala