Pensate ad Arlecchino, maschera-simbolo dell'amore per la vita ed i piaceri,
imbarcarsi per un difficile viaggio verso l'inferno, in qualità di accompagnatore di Orfeo, che deve riscattare dall'Ade la sua amata, Euridice. E' quanto immagina appunto "
Arlecchino all'inferno", spettacolo originale scritto da Sirio Ferrone in scena
al Teatro della Pergola, martedì 27 e mercoledì 28 novembre (ore 21,15) che vede protagonista il grande interprete
Enrico Bonavera - uno degli attori più rappresentativi della Commedia dell’Arte e conosciuto nel ruolo di Brighella e di Arlecchino come sostituto di Ferruccio Soleri ne "Il Servitore di due padroni" di Strehler al "Piccolo" di Milano ed insignito quest’anno a Mantova dell’Arlecchino d’oro. La
vicenda teatrale si snoda seguendo il viaggio che porta il musico e l’attore ad affrontare diverse prove, ora comiche ora dolorose, per vincere l’oscurità dei luoghi, ma rappresenta anche un percorso dell'anima umana - divisa tra l'apollineo rappresentato dal cantore e dal dionisiaco della maschera - in cui Arlecchino rappresenta
l'anima burlesca, dissacrante, comica, dell'uomo costretta a confrontarsi con il tema della morte e dei suoi più profondi interrogativi. Se dunque il viaggio agli Inferi è un percorso da iniziati, il viaggio di Arlecchino agli Inferi è un paradosso che almeno ha una sua logica squisitamente teatrale: è una buffonata, un’arlecchinata, un gigantesco lazzo.