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giovedì 25 aprile 2024

Intervista a Paolo Conte

14-01-2003

Cosa significa esattamente per lei Razmataz?
Razmataz è un vecchio sogno che coltivo da trent'anni, figlio dei miei vizi capitali che sono la musica e la pittura e figlio del mio insistente desiderio di mettere il naso nel gusto e nello spirito degli amati anni venti, culla delle avanguardie estetiche del novecento, laddove qualsiasi idea di "modernità" deve per forza recarsi in adorante pellegrinaggio.
Razmataz è, in forma di racconto, la celebrazione dell'incontro della vecchia Europa con la giovane musica nera. E questo incontro avviene nella città più adatta e farne mediazione e testimonianza: Parigi.

Quando nasce questa passione per la pittura?
Non mi sono mai sentito un pittore, ma il vizio della pittura è nato in realtà molto prima della musica. Tuttavia la voglia e la necessità è venuta fuori solo ora, e così ho deciso di esprimere attraverso le immagini e un dvd questo racconto, cioè di esprimere la musica attraverso un quadro.

Quali sono i modelli artistici a cui si è ispirato?
Ho avuto delle contaminazioni artistiche e linguistiche dovute allo spirito sperimentale degli anni venti, ossia gli anni nei quali è ambientato questo musical: ho cercato di rappresentarlo senza attori, cantanti , ballerini e ballerine dal vivo, ma solo con la pittura, tutto è dipinto, disegnato, evocato, mosso dalle mie mani e naturalmente dalla mia musica.

Cosa dirà al pubblico che vorrà acquistare il Dvd Razmataz?
Il dvd Razmataz lo si può tenere acceso durante la giornata come se fosse un quadro musicale.