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venerdì 29 marzo 2024

Il primo '900 nelle memorie di una contessa fiorentina

14-01-2008
Un’affascinante e inedita rilettura della storia italiana ed europea del Novecento, attraverso gli occhi di una delle figure più illustri della nobiltà internazionale e fiorentina. E' "Memorie di Hortense" di Hortense de la Gándara Serristori, donna intelligente e curiosa che conosceva tutti i principali protagonisti della storia di allora, da Vittorio Emanuele a Pio XI, da Mussolini a Moravia. Il libro sarà presentato martedì 15 gennaio alle 18,30 presso la Libreria Edison di Firenze (p.zza della Repubblica 27r), con la partecipazione di sarannno presenti Isabella Bossi Fedrigotti, Francesco Carrassi e Bernardo Pianetti della Stufa. Dal 1927 alla fine della Seconda Guerra Mondiale la contessa Serristori tiene un diario sotto forma di lettera aperta alla nipotina, appena nata, affinché, una volta grande, conosca le vicende dell’estesa famiglia e, soprattutto, la storia di quegli anni visti da chi li ha vissuti in prima persona, da protagonista. Il suo diario è un vortice di nomi, di regnanti, di nobili, di ambasciatori, di politici, di intellettuali; una ridda di parenti sparsi in tutta Europa, un turbine di luoghi, Firenze, Roma, Berna, Parigi, New York, la Palestina. La contessa incontra tutti, conosce tutti: da Vittorio Emanuele, e soprattutto la regina di cui è dama di compagnia, al Papa (Pio XI), da Mussolini a Berenson, di cui è grande amica, fino a un giovane scrittore, Alberto Moravia, che colpisce per l’intelligenza e la rabbia con cui abbatte i suoi idoli, come D’Annunzio. Legge tutto, Moravia, Malaparte, Thomas Mann in tedesco. È troppo chic per essere fascista. Accetta il fascismo come baluardo contro il pericolo comunista. Il diario si chiude con la visione di un’Italia distrutta, ma anche con la consapevolezza amara della fine di un’epoca e di una società Sul suo palazzo di famiglia, i servitori sventolano le bandiere della Repubblica.