Una testimonianza a più voci quella di "
Avevo vent'anni - Storia di un collettivo studentesco (1977-2007)", il libro
di Enrico Franceschini che sarà presentato il
27 febbraio nell'ambito della rassegna "Leggere per non dimenticare". Alle
ore 17.30, nella
sala al piano terra della Biblioteca delle Oblate, l'autore parlerà del suo ultimo lavoro: siamo nel '77, anno di importanti avvenimenti, visti e raccontati con gli occhi dei protagonisti. Tutta la giovinezza, rivista da lontano, senza nostalgia, per
raccontare la storia di un "collettivo" di studenti, il collettivo di Giurisprudenza dell’Università di Bologna: la città che del '77 fu il fulcro delle proteste studentesche, proteste che in quegli anni esplosero in molte università italiane.
Cinquanta membri di quel collettivo, ritrovati e interrogati dal giornalista e scrittore Enrico Franceschini, anche lui uno di loro,
riflettono su cosa è stata quell’esperienza,
su come li ha cambiati e su cosa sono diventati oggi. Sono passati trent’anni dal 1977, anno assai diverso da quello del 1968: meno ideologico, slegato dalla disciplina di gruppi e partitini, animato da un lato dall’ala creativa e dagli "indiani metropolitani", dall’altro da autoriduzioni, "espropri proletari" e dalla violenza dell’autonomia operaia, che sarebbe poi sfociata nel terrorismo