A quasi trent'anni di distanza, torna rivivere il Banana Moon, storico locale freak-rock fiorentino che dalla fine degli ani '70 a quelli '80 segnò le nuove tendenze musicali e di costume, ed è stato incubatore di grandi talenti del pop-rock esplosi negli '80, come ad esempio Battiato o Alberto Camerini. Per molti rappresenta ancora una storia, un pezzo di “gioventu' bruciata” viva, forte. A raccontare la storia del locale è Bruno Casini, uno dei suoi fondatori ed ora impegnato in progetti di comunicazione e promozione culturale, con il libro "Banana Moon", volume che sarà presentato mercoledì 19 marzo alle 21 presso la Libreria Edizon di Firenze (p.zza della Repubblica 27r). "Volevamo essere il Marquee o il CBGB’s fiorentino - dice l'autore nell'introduzione - puntavamo a questi due club internazionali, ma ci veniva in mente anche il Paradiso di Amsterdam, la nostra traiettoria era questa, una scelta coraggiosa ed avventuriera, la nostra era una scelta rockfriendly show. In uno dei tamburini pubblicitari usciti all’inizio per lanciare il locale avevamo scritto: “Il locale apre alla continua ricerca di un nuovo modo di stare insieme”. Il Banana Moon poteva veramente essere un set quotidiano di vita, si palpava, si respirava una nuova “culture club” che stava arrivando in questa città. Gay, freaks e rockers ballavano tranquillamente il rumore rock dei Sex Pistols e la trance elettronica dei Kraftwerk. Cani sciolti intelligenti e felici!". Il libro contiene contributi da parte di Riccardo Pangallo, Giampiero Bigazzi, Riccardo Chiarini, Angelo Savelli, Roberto M. Polce, Giancarlo Riccio, Nicola Vannini, Alberto Pelò, Claudio Gherardini, Andrea Tamassia, Marco Lamioni, Roberto Terzani, Raffaello Carusi.