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venerdì 19 aprile 2024

Antonio Rezza in ''Pitecus''

23-04-2008
"Pitecus" di Antonio Rezza é uno spettacolo crudele e delicato, analizza i comportamenti umani dal di dentro e li stronca dal di fuori, mette in berlina chi agisce e chi subisce azioni. Attraverso l’uso dei quadri di scena i personaggi, facendo capolino dalle varie fessure, si moltiplicano ed alternano e, quando si é in tanti, si é sicuramente più cattivi. Lo spettacolo, per la regia Flavia Mastrella e Antonio Rezza, con l'allestimento scenico di Flavia Mastrella e (mai) scritto da Antonio Rezza, è in programma venerdì 18 aprile alle 21 al Teatro Puccini di Firenze. L’allestimento, di stoffa è una barriera sottile che scorre sul palcoscenico come una pellicola senza movimento. I personaggi si affacciano dalle aperture dei quadri di scena e, chi si affaccia, non é mai completamente innocente. L’allestimento di stoffa è una barriera sottile che scorre sul palcoscenico come una pellicola senza movimento. Ipersonaggi si affacciano dalle aperture dei quadri di scena e, chi si affaccia, non é mai completamente innocente: parlano un dialetto frastagliato e tronco, fanno capolino dalle fessure e dai buchi dei vasi di stoffa variopinti, dando il senso di quartieri popolari affollati dove il gioco e la fantasia alzano il vessillo dell'incomprensione media. E' uno spettacolo che analizza il rapporto tra l'uomo e le sue perversioni: laureati, sfaticati, giovani e disperati alla ricerca di un occasione che ne accresca le tasche e la fama, pluridecorati alla moralità che speculano sulle disgrazie altrui, vecchi in cerca di un'identità che li aiuti ad ammazzare il tempo prima che il tempo ammazzi loro, persone che tirano avanti una vita ormai abitudinaria, individui che vendono il proprio corpo in cambio di un benessere puramente materiale, esseri che viaggiano per arricchire competenze culturali esteriori e superficiali. Non esistono rappresentazioni positive, ognuno si accontenta, tutti si sentono vittime, lavorano per nascondersi, comprano sentimenti e dignità, non amano, creano piattume e disservizio.