Nell'America della Grande Depressione si svolge la battaglia della sopravvivenza tra speculatori, azionisti, fabbricanti, allevatori, vedove, operai, risparmiatori. Mentre il costo del denaro crolla e tonnellate di succulenta carne cruda bovina vengono dati alle fiamme per risollevare le sorti dell'economia, a Chicago si
confrontano il re della carne Pierpont Mauler, squalo-filantropo dal cuore sensibile e l'anima tormentata da lancinanti rigurgiti di coscienza e la candida missionaria Giovanna Dark del movimento dei Cappelli Neri che combatte l'ingiustizia e predica ad un mondo sordo la luce della carità cristiana. E' lo scenario in cui si svolge "Santa
Giovanna dei Macelli",
grande opera di Bertold Brecht diretto e interpretato da Elenza Bucci e Marco Sgrosso che va in scena in prima assoluta al Teatro Metastasio di Prato dal 7 all'11 maggio. In bilico fra tragedia, commedia, sacra rappresentazione, cabaret e operetta,
l'opera racconta con acida ironia un'altra favola amara sul Bene e sul Male, dove l'entità unica ma “spezzata in due” tra Giovanna e Pierpont e si consuma nel sacrificio finale della danno, che muore santificata in una estrema beffa.