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giovedì 25 aprile 2024

Badara Seck, Ardù e Amana Melome a Fabbrica Europa

06-05-2008

Prosegue con uno speciale progetto teatral-musicale a cavallo del Mediterraneo il programma della 25/a edizione di fabbrica Europa alla Stazione Leopolda di Firenze. "Europa > Mediterraneo > Africa" porpone la messa in scena de "I Negri" di Jean Genet che è frutto della collaborazione tra il musicista e griot senegalese Badara Seck e il regista e coreografo italiano Gustavo Frigerio (7, 8 maggio alle 21): un progetto che vede artisti africani in scena alle prese con il testo di Genet, utilizzando il loro canto, la loro musica e le loro danze: il carismatico griot senegalese Badara Seck, la nota attrice camerunese Felicité Mbezele, il danzatore Keba Seck e la cantante/ballerina Awa Koundoul (Senegal), i musicisti Alpha Diene e Madya Diabate (Senegal) e il danzatore Ibrahim Ouattara (Burkina Faso) - esegue un buffo cerimoniale di messa a morte di una donna bianca e attraverso questa rappresentazione cercano di essere così come i bianchi se li immaginano, degli sporchi criminali. L’8 e 9 maggio (ore 10.30 - 13.30, ingresso libero) Fabbrica Europa ospita 2 giornate di incontri a partire da una nuova tappa nel processo di evoluzione e interazione delle relazioni culturali tra artisti e strutture europee, tra cultura mediterranea e africana. Sempre il 7 e l'8 maggio (ore 19), in prima nazionale il Gruppo nanou presenta "Sulla conoscenza irrazionale dell’oggetto", di e con Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci: due personaggi che si muovono in uno spazio senza contesto, ambiguo ed indefinito, che vede k'assoulto infrangersi di corpi, la destrutturazione del linguaggio e la sua regressione alla pura bestialità del suono, l’implosione di ogni elemento narrativo, in un mosaico-puzle di allucinazioni che distruggono le forme drammatiche per ricomporle in un quadro astratto.
Sul fronte puramente musicale, per la prima volta Fabbrica Europa propone in seconda serata Musica Open Club, una serie di concerti a ingresso libero che vanno dal rock all’elettronica, dal jazz alla canzone d’autore, dalla world music al blues, dal folk al noise, al jazz elettronico, al dj set. Il 7 maggio ore 23 sale sul palco Ardù: poeta, scrittrice e cantante jazz attiva dai primi anni '90, che reinterpreta in senso moderno la tradizione di maledettismo italiano direttamente dai vari Conte, De André e Guccini. Giovedì 8 maggio è invece sul palco Amana Melomè (ore 23) e il suo armonioso intreccio di stili, dal Neo-Soul al Funk, dal Jazz alla Bossa al Reggae.