E' dedicato alla scultore, pittore e incisore nato a Pistoia il 27 febbraio 1901 e morto a Viareggio il 6 agosto 1980: Marino Marini. Il Museo, che compie 20 anni di attività, allestito nei suggestivi ambienti dell’ex chiesa di San Pancrazio, ospita un cospicuo numero di opere donate dallo scultore Marino Marini (1901-1980) al Comune di Firenze. Il primo articolo critico interamente dedicato a lui risale al 1927 e si deve a Renato Fondi che, sulle colonne de “La rassegna grafica”, prefigura per il giovanissimo scultore un’attività destinata «a tappe luminose e conquiste importanti». E il Museo si apre alla città con una festa per il suo ventennale. Lo farà martedì 21 ottobre. La festa avrà inizio nello spazio espositivo, dove sarà allestita l’installazione artistica “Pomonalia”, del collettivo femminile fiorentino “Arabeschi di latte”. Una performance sonora di Letizia Renzini e Simone Fabbroni poi accompagnerà il pubblico verso la proiezione del filmato “Marino Marini cavaliere mediterraneo”, tuffo nell’arte del ‘900 e nella vita intima dell’artista e di sua moglie, raccontate attraverso le testimonianze del nipote Paolo Pedrazzini, oggi presidente della Fondazione Marino Marini. Il documentario raccoglie anche la storia del museo, che ospita 183 opere fra sculture, dipinti e disegni realizzati dall'artista fra il 1916 e il 1977, e donate successivamente alla città di Firenze.