Venerdì 13 e sabato 14 febbraio va in scena "HIM, if the wizard is a wizard you will see..." della compagnia romagnola Fanny & Alexander al Teatro Studio di Scandicci. "Il Mago di Oz" di L. Frank Baum è lo spunto narrativo per il nuovo percorso di ricerca di Luigi de Angelis e Chiara Lagani - regia e drammaturgia - che in scena mettono in piedi un monologo interpretato da Marco Cavalcoli. Un Mago di Oz che ha le sembianze di Hitler questa volta, ispirandosi liberamente ad un altra opera figurativa ovvero "Him" la scultura di Maurizio Cattelan che rappresenta Hitler in ginocchio, nell’atto di pregare. Un mago che come recita la presentazione dello spettacolo è " ... protagonista indiscusso della storia, artefice dell’inganno e della realtà dell’opera, ne è forse il primo e solo committente: inginocchiato, crudele e devoto, esile figurina desunta dalle pale di un altare barocco, spettro tridimensionale rubato alla storia o alla storia dell’arte, statuetta ambigua sottratta a un più maestoso, ma invisibile, monumento civile".
Fanny & Alexander nascono come bottega d’arte a Ravenna nel 1992 e sin dagli esordi si contraddistinguono per un progetto visionario, improntato al lavoro artistico artigianale e all’apertura a tutti i campi dell’arte e della cultura. Tra le loro produzioni ricordiamo "Ada, cronaca familiare" il progetto triennale, tratto dal romanzo di Nabokov "Ada o ardore", che si è aggiudicato il Premio Ubu Speciale nel 2005, per “il viaggio pluriennale alla ricerca della grande letteratura, ...misurandosi con una realtà scenica che trascende la necessità di rappresentazione, attraverso una molteplicità di media e di chiavi espressive”.
Sicuramente uno dei gruppi teatrali di ricerca romagnoli che ancora, a distanza di oltre 10 anni, riesce a stupire ampliando ancora gli aspetti espressivi, evitando di trascendere nell'autocelebrazione.
Info: www.scandiccicultura.it/teatro

di Damiano Usala