Da martedì
28 aprile a domenica
3 maggio al
Teatro della Pergola arriva "
Il caso di Alessandro e Maria", commedia in due atti di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, interpretata da Luca Barbareschi e Chiara Noschese, con la musica di Marco Zurzolo, Antonino Armagno, Peppe Timbro, Tony Miele, Leonardo De Lorenzo. Per la regia di Luca Barbareschi. "
Il caso di Alessandro e Maria" sottotitolo "Curiosa replica di una storia che ha già avuto luogo", scritto da Giorgio Gaber con l’inseparabile Sandro Luporini, fu messo in scena esclusivamente dallo stesso Gaber con Mariangela Melato nel 1982. È un dialogo intimo, lieve e drammatico, sfiorato da una comicità leggera e surreale, tra un uomo e una donna che sono stati amanti in un tempo passato e che si rincontrano. I due si raccontano la loro vita presente ma inevitabilmente ritornano al loro antico amore, ad alcuni frammenti della loro storia; come se il tempo non fosse mai trascorso o forse, meglio, trascorso nella speranza di rivedersi, protagonisti di eventi quotidiani che a fatica riescono ad esprimere.
Alessandro e Maria sono due personaggi veri, autentici e allo stesso tempo buffi e infantili: Maria insoddisfatta, timida, apprensiva, puerile e compiaciuta di esserlo; Alessandro è insicuro, vigliacco, geloso, moralista e pieno di sé, anche lui rimasto un po’ bambino.
Piccolo 'musical da camera' per raccontare una normale vicenda amorosa, come ce ne sono e ce ne sono state tante, di due persone che hanno vissuto “un amore smisurato e sciupato”. Nello spettacolo inaspettate
interazioni tra quotidianità e sogno trascendono e prendono corpo e voce con Luca Barbareschi nel ruolo di Alessandro tra il dilemma di “essere” o “esserci” e la Maria di Chiara Noschese “con la sua gioia di esistere e la sua tristezza di non essere in nessun posto”. Litigano, comunicano e non comunicano, punzecchiano, giocherellano, duettano, sulle note della colonna sonora di Marco Zurzolo, eseguita dal vivo dall’autore e la sua band. Un modo per restituire al pubblico un pezzo quasi dimenticato della straordinaria e vasta produzione gaberiana, grazie all'omaggio personale di Barbareschi, qui nella doppia veste di regista e attore, all’amico Giorgio.