Il
13 agosto a
Palazzo Strozzi, ore 21, il gruppo
Catalyst mette in scena "
Su religione, scienza e altri pensieri, dialogo sui massimi sistemi della ragione e della fede tra Galileo e un rappresentante della Chiesa". E’ uno dei capitoli più intriganti e paradigmatici del vasto progetto "
Il dito di Galileo" che Catalyst ha realizzato
in collaborazione con Firenze dei Teatri e il Festival della Creatività. La regia è di
Riccardo Rombi, in scena
Paolo Santangelo (Galileo) e
Jacopo Gori (un frate). Lo
spettacolo, ad ingresso libero, conclude il ciclo dei 10 incontri con l’autore che Caffè Letterario Galileo ha ospitato ogni giovedì. Per quest’ultimo appuntamento teatrale Catalyst presenta un racconto lucido ed emozionante sulle chiavi del pensiero galileiano.
La scena è affidata ai soli Galileo / Santangelo, sorpreso nella quotidiana intimità della sua casa, e a un anonimo frate domenicano. Da un lato il grande scienziato, chiamato a illuminare, chiarire, definire e ridefinire gli spazi mentali e le sfere di pertinenza del ragionamento scientifico e di quello religioso; dall’altro il teologo dogmatico, intransigente difensore delle verità rivelate. Dallo scontro delle due visioni del mondo e dell’universo nasce un’intensa rilettura di alcuni dei più famosi pensieri di Galileo: l’importanza rivoluzionaria delle teorie copernicane, il valore esclusivo dell’indagine scientifica; la difesa del libero pensiero, la lotta alla superstizione e all’ignoranza.
Sipario con il celebre brano del Saggiatore noto come La Favola dei Suoni.