Il
Museo Marino Marini inaugura il 20 gennaio "
Display", una nuova rassegna, a cura di
Alberto Salvadori, che presenterà
ogni quattro mesi un progetto realizzato da giovani artisti. Lo spazio dedicato a questo intervento si colloca in un luogo visibile anche dall'esterno,
sul sagrato della chiesa di San Pancrazio, tra la cancellata e la porta a vetri che introduce alle sale del Museo. Saranno lavori che si confronteranno con la presenza delle opere di Marino e fondamentalmente con le sue sculture. Per questo primo anno, la progettualità sarà indirizzata verso giovani artisti toscani.
Il primo degli appuntamenti di Display è con Studio ++, collettivo nato a Firenze nel 2006 da Fabio Ciaravella, Umberto Daina e Vincenzo Fiore che concentra il proprio lavoro sull'espressione e la sperimentazione, avvalendosi delle nuove tecnologie per trattare temi che appartengono all'uomo contemporaneo. Per questa occasione,
Studio ++ espone Senza titolo, un'installazione alta circa 2 metri, una
metafora crudele del rapporto tra vita e morte; una sorta di colonna dove, in alto, un acquario con dentro un pesce rosso si contrappone a un vaso colmo di terra con in mezzo un germoglio, all'estremo in basso. Lentamente, con regolarità, gocce d'acqua cadono dall'acquario verso il vaso, togliendo metaforicamente vita al pesce e donandola al germoglio. Un togliere e un donare lento, reciproco, incessante che crea una tensione tra i due elementi, l'acqua e la terra. La programmazione di
Display proseguirà con
Liquid Cat e successivamente con
Margherita Moscardini.
Info:
www.museomarinomarini.it