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giovedì 28 marzo 2024

''Non si sa come'' al Teatro della Pergola

22-03-2010
Da martedì 23 a domenica 28 marzo al Teatro della Pergola di Firenze sarà in scena lo spettacolo "Non si sa come" di Luigi Pirandello. La riscrittura dell’originale pirandelliano da parte di Nicola Fano e Sebastiano Lo Monaco – che è anche regista e protagonista dello spettacolo – ha l’obiettivo di dimostrare che le tematiche pirandelliane possono resistere anche oltre i propri confini drammaturgici, storici e sociali. Il testo dell’allestimento, infatti, è stato riadattato e contaminato con la tradizione della comicità popolare, apparentemente lontana dal mondo del drammaturgo siciliano. Sebastiano Lo Monaco, che da anni sia come regista che come interprete indaga la drammaturgia pirandelliana in un’ottica di modernità, si mette alla prova come attore cantando, ballando e recitando il repertorio dei comici, pur nel pieno rispetto dello spirito e della filosofia di Pirandello. Nella versione di Lo Monaco, il protagonista della vicenda, Romeo Daddi, diventa un conte decaduto, che per sopravvivere si improvvisa cantante sulle navi da crociera. L’atmosfera è quella, tipicamente anni ’30, del varietà di lusso tutto lustrini e paillettes, in un’epoca che vede la nascita e lo sviluppo della società del consumo. L’immagine, insomma, di un’Italia che si vorrebbe prospera ed euforica ma che in realtà attende ignara l’abisso della Seconda Guerra Mondiale. Su una nave da crociera degli anni Trenta c’è una compagnia di comici di Rivista che ogni pomeriggio prova numeri nuovi da proporre la sera ai croceristi. Due coppie e un tecnico-amministratore formano il gruppo guidato da un uomo che gli altri chiamano il Conte: forse ha un passato aristocratico (i suoi modi lo farebbero supporre) ma se lo ha, è certamente un passato decaduto (la sua tendenza a filosofeggiare lo dimostra). Noi incontriamo i comici mentre provano i loro numeri, ma presto veniamo a scoprire di più della loro vita. In realtà, le due coppie sono legate anche da un incastro di segreti: in passato i ruoli si sono incrociati e ognuno dei due uomini ha consumato una passione con la moglie dell’altro. Forse si amano ancora così, intersecando la loro realtà con le loro aspirazioni e i loro destini. Forse no. Di certo il Conte si diverte a chiosare realtà, aspirazioni e destini. Il tutto tra una prova e l’altra, tra una canzone e l’altra, tra un pezzo musicale e l’altro, nel vitale ripetersi della loro vanità comica. Fino al colpo di scena finale, quando i tradimenti intrecciati saranno rivelati e la realtà apparirà troppo pesante per essere trasformata in fantasia filosofica, com’è abitudine del Conte. Per informazioni: www.teatrodellapergola.com