In questo Orientoccidente tutto italiano non poteva mancare la musica del Salento, le antichissime tarantelle dagli influssi arabi e mediterranei.
Mercoledì 4 agosto, a
Montevarchi (nella centrale piazza Varchi), saranno di scena
Officina Zoè, uno dei
gruppi storici della world music italiana e uno dei volti più noti del movimento di riscoperta della pizzica, la più antica e travolgente forma di ritmo e danza popolare del Salento.
Officina Zoè è uno dei gruppi storici della musica del Sud d’Italia e della cultura popolare salentina, la loro presenza al festival Orientoccidente continua il filo tracciato con Antidotum Tarantulae, Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna e con i Cantori di Carpino. Più che un concerto, la performance di Officina Zoè è una cerimonia, con l’impatto unico e travolgente della pizzica, delle serenate e delle ninne nanne, i doppi sensi degli stornelli. Tra i diversi modi di interpretare la musica popolare, tra la riproposizione, trasmissione inalterata di quanto si è "raccolto sul campo", e la sua innovazione radicale, c’è una via di mezzo: la "tradizione in movimento" di Officina Zoè che si presenterà con
Cinzia Marzo (voce, flauti, tamburello);
Donatello Pisanello (organetto diatonico, chitarra, mandola, armonica a bocca);
Lamberto Probo (tamburello, tamborra, percussioni salentine);
Rachele Andrioli (voce);
Giorgio Doveri (violino, mandola);
Luigi Panico (chitarra, mandola, armonica a bocca);
Danilo Andrioli (tamburello, tamborra, cupa cupa). Per informazioni:
www.orientoccidente.net