Martedì 31 maggio 2011 alle ore 21.00 presso lo storico Teatro Goldoni di Firenze (via Santa Maria, 15) sarà in scena "Per Shostakovich". L’evento si inserisce in un preciso percorso programmatico di legame con la musica russa del ‘900, che i Nem (Nuovi Eventi Musicali) portano avanti da undici anni. In particolare, nell’ottobre del 2006 con l’organizzazione a Firenze della Masterclass di Mstislav Rostropovich, questo legame ha avuto un riconoscimento ufficiale e mondiale. In quell’occasione Lorenza Borrani Matteo Fossi e Francesco Dillon eseguirono davanti a Rostropovich il Trio che verrà ripresentato il prossimo 31 maggio, con i consigli e i ricordi del grande Maestro. Adesso i tre musicisti sono conosciuti a livello internazionale: la Borrani è solista nell’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado, Dillon è solista nell'Orchestra nazionale della Rai e collaboratore di compositori quali Philip Glass, David Lang e Vinko Globokar, mentre Fossi ha da poco inciso per la Universal con Marco Gaggini la prima registrazione mondiale integrale delle Sinfonie di Brahms trascritte per due pianoforti. Completa il programma la “Quindicesima Sinfonia n. 15 op. 141” di Shostakovich, nella trascrizione di V. Derevianko per pianoforte, violino, violoncello, percussioni, timpani e celesta. La 15° è ultima sinfonia del compositore prima della morte, una composizione intima, proposta in una bella trascrizione che non tradisce l’atmosfera originaria, e che esalta la forza e la debolezza delle sue opere e la sua tragicità. “Se mi tagliassero le mani, continuerei a scrivere musica con la penna tra i denti", diceva l’autore.