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venerdì 26 aprile 2024

''L'Affarista'' di Honoré de Balzac con Geppy Gleijeses e Marianella Bargilli

29-11-2011
Da martedì 29 novembre a domenica 4 dicembre 2011 al Teatro della Pergola di Firenze sarà in scena lo spettacolo "L'Affarista" di Honoré de Balzac con Geppy Gleijeses e Marianella Bargilli. Geppy Gleijeses torna alla Pergola e offre tutta la sua versatilità e le sue risorse interpretative all’affarista Mercadet, un personaggio monomaniaco, vigoroso, geniale e cialtrone, un carattere eccezionale, degno della grande Commedia umana di Balzac, che non risente del passare del tempo e sembra uscire dalle più recenti pagine di cronaca.
«Ah! Conoscete la nostra epoca! Oggi, signora, tutti i sentimenti svaniscono e il denaro li sospinge. Non esistono più interessi perché non esiste più la famiglia, ma solo individui! Vedete! L’avvenire di ciascuno è in una cassa pubblica (…) Vendete gesso per zucchero: se riuscite a far fortuna senza suscitare lamentele, diventate deputato, pari di Francia o ministro!»
Così scriveva Honoré de Balzac nel 1840, ma non ci sarebbe nulla di strano a sentir pronunciare oggi la pungente battuta da qualcuno che commenti una delle tante quotidiane notizie di speculazioni e crisi. Già dalla metà dell’Ottocento risuona nelle parole di Mercadet, protagonista assoluto de Le faiseur - L’affarista, uno dei migliori testi teatrali del grande maestro della letteratura realista.
“La commedia di Balzac – spiega il regista Antonio Calenda – possiede una stringente attualità, un incredibile impatto sul lettore contemporaneo, poiché tratta temi molto sentiti, come la frenesia e l’immoralità delle speculazioni economiche, lo spietato gioco delle Borse, il mondo losco e cinico degli affari. Proprio il modo incisivo, realistico e allo stesso tempo molto ironico in cui l’autore raffigura questo universo ambiguo, e la sua perfetta, significativa attinenza con il nostro presente ha determinato la scelta di questo testo.”
“Il personaggio che interpreto è straordinario - aggiunge Gleijeses - una figura gigantesca, pantagruelica e grottesca che si muove tra malinconia, divertimento e sopraffazione, con la possibilità di ribaltare continuamente la situazione in cui si trova a vivere.”
Mercadet vive nel perseguire la sua unica fondamentale idea fissa, quella di arricchire, speculare: è mosso da una sorta di libido del denaro, che vive come una nevrosi esistenziale. Gioca in Borsa con denari che – in realtà – non gli appartengono. Egli è infatti sull’orlo della bancarotta, assediato dai creditori: una crisi, che fin dall’inizio imputa al socio Godeau, andato con la cassa a cercar fortuna nelle Indie e di cui nulla si sa più.
Ma nell’attesa di Godeau, Mercadet non resta beckettianamente inerte, tutt’altro: certo che il motore della società moderna sia il denaro e che l’onore sia fondato ormai sulla sola apparenza, usa la moglie quale stendardo della propria fortuna e la costringe a partecipare elegantemente abbigliata a ogni occasione mondana.
Un modo per “truccare” il mercato in proprio favore, per tenere in pugno i creditori, ancor più sensibili di lui al miraggio del facile guadagno. Così ottiene le loro azioni e addirittura i risparmi dei propri servitori per i suoi maneggi finanziari. Cerca anche di maritare la figlia bruttina – interpretata da Marianella Bargilli - a un dandy presuntamente abbiente che si rivela poi uno spiantato… ma i suoi piani s’incrinano. Metterà addirittura in scena il ritorno del suo socio e sarà proprio nel gioco degli arrivi falsi o ipotetici di Godeau che troverà la salvezza a un passo dal baratro, ottenendo che ogni cosa si ricomponga sul piano economico, degli affetti, come pure su quello della morale a cui Mercadet, sospinto dalla moglie e dai burrascosi eventi, alla fine s’inchina (ma possiamo credergli?), ritirandosi in campagna a vivere di un lavoro onesto.
Per informazioni: www.fondazioneteatrodellapergola.it