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giovedì 25 aprile 2024

Lezioni sceniche di arte moderna e contemporanea al Teatro Studio e Accademia di Belle Arti di Firenze

13-02-2012

"Il Teatro dell’Opera" si fonda su una serie di lezioni sceniche dedicate a sei artisti, prendendo in esame i “maestri” Mario Merz, Luciano Fabro, Fausto Melotti, Alberto Burri e due esponenti delle nuove generazioni, Cristiana Palandri e Robert Pettena. Il calendario si snoda tra febbraio e maggio del 2012 al Teatro Studio di Scandicci con due incursioni nelle aule dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. L’arte si è sempre fatta portavoce della crescita e delle vicende che hanno costituito la storia dell’uomo tanto che le opere artistiche sono divenute un elemento indissolubile dalla realtà percettiva. Ancora oggi, come nel passato, l’arte accompagna e commenta le esperienze quotidiane sociali e politiche fungendo da trade union e da mediatore estetico tra il vissuto e il visto. Ma in realtà, molte volte guardiamo l’arte senza riuscire a comprendere il valore intrinseco posto nell’opera e ancor più senza conoscere nulla della vita dell’artista, del suo pensiero, della sua cultura, di lui medesimo: se egli sia stato solo abile con le mani, nella gestione della propria carriera, o se abbia anche ‘fissato su carta’ versi, racconti, aforismi, opinioni, idee sull’arte e la società. Insomma, ci accontentiamo di un’esperienza estetica circoscritta alle emozioni o percezioni immediate, senza approdare più a fondo, come se l’opera esistesse solo a partire dal sistema dell’arte che l’accoglie, la protegge e ne garantisce il valore economico, il peso culturale. Per andare più a contatto col significato vero dell’opera, diventa necessaria una lettura articolata, a volte troppo complessa, che dovrebbe muoversi sulla valutazione e contemplazione dell’aspetto formale dell’opera per poi andarsi a saturare con i contenuti intrinseci della stessa e, dove possibile, coi movimenti interiori dell’animo del suo autore. Difatti le forme e i contenuti sono il risultato di una storia ricca, un intreccio di biografia e cronaca, di eventi grandi e piccoli che legano la realizzazione dell’opera ad un processo di creazione ben più interessante e significativo di quel che si possa immaginare o presumere dalla mera contemplazione soggettiva. In questa luce, nasce il progetto Il Teatro dell’Opera, lezioni sceniche, in cui si ricostruiscono scorci a tutto tondo sull’artista e la sua dialettica e che si propongono allo spettatore in modo assolutamente nuovo, unendo sinergicamente l’esperienza teatrale e multimediale, supportata da Giancarlo Cauteruccio, con l’esperienza critica, storica e artistica di Sergio Risaliti. Il teatro si affianca alla struttura della critica e della storia dell’arte, per diventare nuovo strumento di formazione e di didattica; un palcoscenico per una conoscenza allargata dell’artista e della sua vita, che si attua trasformando in protagonisti gli scritti, le interviste, le confessioni e le lettere, le memorie, i pensieri e le opinioni dell’artista di fronte alla sua arte. Tutte queste diverse testimonianze saranno letteralmente messe in scena, mentre gli episodi chiave della vita saranno raccontati e musicati secondo una doppia regia. Attraverso l’attore, ‘parlerà’ la voce dell’artista, anzi il suo pensiero, la sua poetica. Infine, un vero e proprio allestimento scenico e video farà da sfondo alla rappresentazione, con immagini dell’artista all’opera, scorci e riprese degli allestimenti delle mostre, angoli dello studio o slide show di momenti celebri. Il percorso delle lezioni sceniche si snoda tra storia e attualità per giungere a conoscere e approfondire la storia dell’arte di questi ultimi decenni, comprendendo i nessi esistenti tra artisti ormai storicizzati e i pensieri e le motivazioni degli artisti delle generazioni più recenti. Un modo nuovo di fare didattica e formazione in termini interdisciplinari e multimediali. Un modo nuovo di fare critica e storia nell’arte. Gli ingressi agli eventi sono gratuiti.

IL PROGRAMMA
13 febbraio ore 21.00 - Teatro Studio di Scandicci 
Mario Merz
, uno dei protagonisti eccelsi dell’arte povera, ha lasciato una copiosa raccolta di testi, scritti poetici e pensieri, molti dei quali sono stati raccolti nel testo Voglio fare un libro edito Hopefulmonster. Le sue opere sono parte di grandi collezioni private e di musei internazionali.

28 marzo ore 17.00 - Sala del Cenacolo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze
Luciano Fabro
, grande artista del periodo dell’arte povera, ha rivolto i risultati del suo fare artistico alla formazione e all’insegnamento, attuati presso l’accademia di Brera, ritenendoli sempre un obbligo morale fondamentale dell’avanguardia verso la società. Alcune tra le sue più memorabili lezioni sono state raccolte nel libro Arte torna Arte, edito da Einaudi.

18 aprile ore 17.00 - Sala del Cenacolo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze
Alberto Burri
, al contrario di altri suoi contemporanei, non amava molto commentare il proprio lavoro. Questa è stata forse, tra le altre, una delle ragioni che ha fatto confluire sulla sua poetica, l’interesse di studiosi, filosofi e poeti, portandoli a comporre saggi , ma anche a realizzare nel tempo video e film documentari sulla sua persona.

30 aprile ore 21.00 - Teatro Studio di Scandicci
Fausto Melotti
, grande filosofo e poeta dell’arte, teso tra gli equilibri delle forme geometriche, la musica e lo spirito,  ha pubblicato i suoi pensieri per la prima volta per Scheiwiller edizioni e successivamente nel libro Le linee, edizione Adelphi.
                                            
Per informazioni: www.teatrostudiokrypton.it