«Non si nasce maschi, si diventa» sostiene il nuovo progetto di Arci Firenze che promuove la parità di genere attraverso la creazione di uno spazio di riflessione sulla questione maschile. Maschia. Per un servizio di cura – progetto realizzato con il contributo di Europe Direct Firenze nell’ambito del Festival dei Diritti - è un’iniziativa corale che ha visto la collaborazione di Arci Firenze con numerose associazioni e collettivi del territorio ma anche con attivistə impegnatə sul tema a livello nazionale.
Il progetto, curato da Asia Neri ed Enrico Tomassini di Superterrestre APS, ambisce alla creazione di un presidio permanente all’interno del Circolo Arci Fra i Lavoratori di Porta al Prato aperto a tutte le soggettività ma rivolto i modo prioritario alle persone socializzate come uomini che intendano intraprendere percorsi di autocoscienza e imparare pratiche di cura collettiva. Secondo i soggetti promotori infatti, la lotta contro la violenza di genere non può prescindere dall’attivazione di un processo di decostruzione della mascolinità patriarcale e di ricostruzione di nuovi modelli maschili sensibili alle istanze del femminismo. Il progetto prevede la realizzazione di tre attività nel mese di novembre, un periodo dell’anno particolarmente significativo per la questione maschile vista la ricorrenza annuale della Giornata Internazionale dell’Uomo il 19 del mese. Chiamato anche Movember, l’undicesimo mese dell’anno solare è noto per essere dedicato alla salute maschile con numerose iniziative in termini di prevenzione, sensibilizzazione e attivismo sul tema.
Sabato 16 e domenica 17 novembre 2024, il Circolo Arci Fra i Lavoratori di Porta al Prato (via delle Porte Nuove 33, Firenze) ospita la prima attività di Maschia. Per un servizio di cura: un laboratorio di co-immaginazione gratuito a numero chiuso che vede la partecipazione di volontarə della rete di Arci Firenze, attivistə, ricercatorə, coreografə, facilitatorə e operatorə socio-culturali.
Il laboratorio ambisce a coinvolgere giovani cittadinə in un processo di progettazione condivisa per pensare insieme quale design potrebbe avere un luogo di cura e quali attività potrebbe ospitare; lə partecipanti acquisiranno dunque metodi e strumenti propri delle discipline del design thinking, del service design, delle pratiche artistiche, performative e di autocoscienza femminista. Il laboratorio intende inoltre creare una rete di persone che possa in futuro allargarsi e nutrirsi di nuove energie creative. Il laboratorio, condotto da Enrico Tomassini e Asia Neri di Superterrestre APS, vede inoltre la collaborazione con realtà culturali del territorio quali Associazione La Mosca, Fosca, Spazio Materia e Attivisti per la danza.
La sera di sabato 16 novembre, il progetto arriva a Exfila (via Mons. Leto Casini 11, Firenze) per l’evento organizzato dal collettivo giovanile Connections di Arci Firenze in collaborazione con Lungarno Magazine: Maschia. Disimparare la virilità. Un’installazione temporanea, un talk, concerto e dj set per portare in uno dei principali luoghi di aggregazione e socializzazione della città la riflessione su cosa significhi essere maschi oggi e su cosa sia possibile fare per impegnarsi nel raggiungimento della parità di genere. Alle ore 21.00, il talk che approfondisce il tema dell’evento vede ospiti realtà del territorio come Superterrestre e Lungarno che in questo mese si sono impegnate sulla promozione della questione maschile ma anche attivistə che lavorano sulla sensibilizzazione e la divulgazione a livello nazionale come Mica Macho, Antropoche, la psicologa clinica Sara Martinelli e Associazione Vanvera il cui team ha da poco pubblicato Il cuore scoperto, il podcast che traduce i testi della nota attivista femminista francese Victoire Tuaillon.
La serata prosegue poi dalle 22.30 con il live di CIGNO, il progetto del musicista romano Diego Cignitti che presenta il nuovo album “Buonanotte Berlinguer” pubblicato lo scorso 11 ottobre. A seguire dj set dalle 00.00 alle 03.00 con Ladimi e Wild Enry e La Freddy LGR del collettivo musicale PinkSoundSysters.
Dalle 18.30 fino alla conclusione dell’evento, l’installazione temporanea Maschia. Per un confessionale maschile - a cura di Associazione la Mosca - presidierà i locali di Exfila con l’intenzione di creare uno spazio di cura e autocoscienza dedicato alla questione maschile. Dal latino confessus «dichiarare apertamente», la scelta del confessionale evoca il desiderio di risemantizzare il tradizionale rito cattolico di espiazione dei peccati e il luogo che ne ospita tale pratica. Se il confessionale è stato in passato luogo di incubazione della colpa, Maschia. Per un confessionale maschile invita invece a parlare liberamente perché non esistono colpe individuali ma responsabilità collettive.
L'installazione invita tutte le soggettività - soprattutto le persone socializzate come uomini - a dichiararsi per comprendere come la rigida legge della mascolinità patriarcale faccia male a tuttə le persone. Associazione La Mosca ha ridisegnato il confessionale attraverso una
struttura argentata a forma di ombrello che richiama l’intimo ambiente di una tenda ma anche il viaggio all’interno di una navicella spaziale. Il confessionale - allestito negli spazi di Exfila per l’evento di sabato 16 novembre - offre alle persone un luogo libero di cui tutt* siano custodi, uno spazio dove poter lasciare confessioni intime, riflessioni e desideri attraverso parole o disegni, a partire da una domanda input che il pubblico troverà all’interno della struttura.
Il progetto Maschia. Per un servizio di cura si chiude martedì 19 novembre con l’appuntamento alle ore 21.00 alla porta di Porta al Prato per una camminata urbana con happening che si concluderà alle ore 23.00 presso la macchinetta di Fotoautomatica in via Santa Monaca 1 nel quartiere di San Frediano. L’azione curata da Associazione La Mosca prevede la realizzazione di una passeggiata aperta in occasione della Giornata Internazionale dell’Uomo per promuovere la creazione di una nuova tradizione femminista promossa da persone socializzate come uomini per celebrare questa importante ricorrenza e sensibilizzare sulla salute psicofisica dell’uomo. Questa attività vede inoltre la collaborazione con Matteo Sani, inventore di Fotoautomatica, che ha risposto con entusiasmo alla proposta di Associazione La Mosca e Superterrestre di hackerare la macchinetta fotografica trasformandola per una sera in Fotoautomaschia. Matteo Sani ha infatti proposto di regalare al progetto oltre 100 gettoni per realizzare delle foto che avranno l’obiettivo di lavorare sulla decostruzione della mascolinità attraverso la realizzazione di autoritratti di uomini.
Il mese di dicembre 2024 sarà infine dedicato all’analisi dei materiali raccolti durante le numerose attività del progetto per progettare un futuro servizio di cura permanente che potrebbe avere sede proprio nel Circolo Arci Fra i Lavoratori di Porta al Prato.
Maschia. Per un servizio di cura è un progetto di Arci Firenze curato da Asia Neri ed Enrico Tomassini di Superterrestre APS in collaborazione con Circolo Arci Fra i Lavoratori di Porta al Prato, Connections, Exfila e Associazione La Mosca. Il Laboratorio di co-immaginazione, l’evento pubblico Maschia. Disimparare la virilità e la performance di martedì 19 novembre sono attività finanziate da Europe Direct Firenze nell’ambito del Festival dei Diritti. Con il contributo artistico di Mosè Risaliti per Attivisti per la danza, Spazio Materia e FOSCA.
Per maggiori informazioni: www.arcifirenze.it