Mercoledì 20 novembre 2024, alle ore 18.00, in occasione delle iniziative per la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il MAD - Murate Art District di Firenze (piazza delle Murate) ospita "Tre voci per il mio felice niente" della Compagnia Catalyst di e con Cristina Abati e Benedetta Manfriani. L'iniziativa è parte del Festival dei Diritti 2024 del Comune di Firenze.
Due corpi femminili in uno spazio sospeso, emergono dalle profondità marine, del proprio femminile, del proprio abissale. Cercano quella luce che filtra in tutte le profondità. Due corpi che con le voci si cercano, si sfiorano, si parlano, si fondono in un canto che viaggia lontano. Mentre su di loro viene proiettato il proprio viaggio personale nell’abisso marino, il loro tuffo in quel mare che accoglie e non fa paura anche se immenso. Si assiste a uno sdoppiamento e a una moltiplicazioni di corpi reali e virtuali, di immagini e traiettorie che si intrecciano, di immagini e apparizioni, dove il suono, che è comunicazione razionale e poetica tra gli esseri, è gioia e trascendenza, conoscenza del corpo e della materia, è la guida per lo spettatore alla ricerca del proprio felice niente.
"Tre voci per il mio felice niente" nasce dall’incontro fra le due artiste Benedetta Manfriani e Cristina Abati, dal loro interesse comune per l’indagine sulla voce e sulla sperimentazione sonora, e dalla contaminazione dei loro background vicini per attitudine ma diversi per formazione, provenendo Benedetta dal mondo del canto e delle arti visive, e Cristina dal mondo del teatro, della performance e della musica strumentale. Insieme alle loro due voci sarà introdotta una "terza voce", quella della viola suonata da Cristina.
La viola è lo strumento ad arco che più di tutti si muove in un range tonale simile alla voce umana, ed è proprio dalla fusione di queste tre voci che attraverso pratiche di improvvisazione protratte nel tempo, si sono andati a definire i materiali dello spettacolo. Insieme alle pratiche di improvvisazione, altri materiali hanno guidato e sono affiorati nel lavoro: alcune poesie tratte da Vita Meravigliosa della poetessa Patrizia Cavalli, che sono andate a costruire un dialogo fra le due interpreti.
Murate Art District è un distretto culturale, uno spazio di creazione e residenza dedicato ai linguaggi artistici contemporanei in un approccio transdisciplinare, aperto ad artisti di ogni età e provenienza. Situato nell'ex convento delle Murate, quindi carcere cittadino, MAD eredita la memoria del complesso monumentale e la riattiva grazie alla presenza degli artisti che lo abitano quotidianamente, facendone un luogo di libertà e ricerca. MAD invita gratuitamente la comunità a mostre, incontri, performance e workshop centrati sulle tematiche ed i linguaggi artistici del contemporaneo, con un taglio fortemente interdisciplinare. Lo Spazio Riviste e le Residenze per artisti si offrono come luogo di aggiornamento e formazione. MAD è un centro di ricerca e produzione artistica fondato su criteri di partecipazione e inclusività, e propone ricerche a progetti sul welfare culturale.
Per maggiori informazioni: https://www.murateartdistrict.it