C’è chi sviluppa i giocattoli cosiddetti intelligenti, utilizzati dai bambini con problemi di autismo o difficoltà nell’apprendimento e che tante informazioni utili raccolgono per medici e ricercatori. C’è chi, con algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale, pensa a come far digerire un volume tecnico alto cinque centimetri, magari quello della caldaia di casa che fa le bizze, per estrarre velocemente le informazioni utili. E poi la tecnologia prestata all’agricoltura e all’ambiente e la ricerca in medicina.