La rinascita dell'Architettura contemporanea, dopo due anni segnati dal Covid attraverso le opere realizzate in Toscana. Prende il via la terza edizione del Premio Architettura Toscana (PAT), premio che riconosce e promuove quelle opere architettoniche, sia private che pubbliche, capaci di stimolare una riflessione sulle esigenze di valorizzazione e insieme di rinnovamento del territorio toscano.
Promosso da Consiglio regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli Architetti, il contest è stato presentato questa mattina nella sede del Consiglio regionale della Toscana, alla presenza del presidente dell'assemblea regionale Antonio Mazzeo, del presidente del Comitato Organizzatore Tommaso Barni, oltre che del presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Pier Matteo Fagnoni, del tesoriere dell'Ordine degli Architetti di Pisa Alessandro Braione, di tutti i presidenti della Federazione Architetti della Toscana e del presidente di Ance Toscana Stefano Frangerini.
Le iscrizioni al bando, reperibile online sul sito www.premio-architettura-toscana.it si apriranno alle ore 12 del 3 dicembre 2021 per chiudersi alle 24 dell'11 febbraio 2022. Come per le edizioni passate, anche questa vuole premiare la ricerca, la qualità del fare progettuale, l’opera architettonica come strumento di rigenerazione, trasformazione del territorio, oggi più di ieri al centro del dibattito in termini di sostenibilità e di rapporto tra uomo e ambiente.
La rigenerazione urbana e, più in generale, del territorio, dipende tanto dalla qualità della progettazione quanto della costruzione. Per questo motivo, il Premio Architettura Toscana guarda ai progetti partecipanti come all’opportunità di accendere una luce su tutta la filiera: architetti, committenti, impresa, ogni attore è fondamentale per lo sviluppo del settore.
Il PAT è rivolto alle opere realizzate in Toscana nei cinque anni precedenti alla pubblicazione del bando. Possono essere candidate al premio opere realizzate da singoli architetti o in gruppo, da dipendenti pubblici o privati. A presentare la candidatura possono essere sia il progettista che la committenza, ma anche l’impresa esecutrice dei lavori. Il premio si articola in cinque categorie: opera prima; opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimenti o interni; opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione. I partecipanti possono candidare una sola opera per ciascuna categoria. Una singola opera può essere candidata in più categorie.
La categoria opera prima, destinata alle opere realizzate da progettisti che non abbiano compiuto 40 anni alla data della pubblicazione del bando e unica con un premio in denaro di 5mila euro, vuole specificatamente valorizzare la realtà e l’attività dei giovani progettisti e aprire un focus sulle loro opportunità di crescita nel nostro territorio.
Per ciascuna categoria sarà premiata una sola opera, che riceverà un riconoscimento assegnato congiuntamente al progettista, alla committenza e all’impresa.
La giuria si compone di professionisti ed esperti del settore: gli architetti Nicola Di Battista, Gianluca Peluffo, Gianpiero Venturini, Sofia von Ellrichshausen e il sociologo Daniela Ciaffi. Di Battista è stato in precedenza direttore della rivista Domus (dal 2013 al 2017) e attualmente dirige la rivista l'Architetto, la storica rivista del Consiglio nazionale degli Architetti italiani; Peluffo, che dal 2017 ha fondato la “GianlucaPeluffo&Partners”, laboratorio di architettura, urbanistica e arte, è stato insignito nel 2003 del titolo di “Benemerito della Scuola e della Cultura” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Venturini, fondatore di “Itinerant Office” è curatore del Festival New Generations e autore del libro “Atlas of emerging practices”; von Ellrichshausen, architetto argentino, ha fondato lo studio “Pezo von Ellrichshausen”, nella città cilena di Concepcion; Ciaffi svolge attività di ricerca-azione sul tema della partecipazione degli abitanti alle trasformazioni della città e del territorio: è inoltre vice presidente di Labsus, il laboratorio per la sussidiarietà che promuove in tutta l'Italia l'amministrazione condivisa dei beni comuni.
La cerimonia di premiazione è in programma il 9 giugno alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, dove sarà allestita anche la mostra dei progetti vincitori. I lavori saranno esposti poi in tutta la Toscana dal settembre 2022 al marzo 2023.
Per maggiori informazioni: www.premio-architettura-toscana.it