Percezione e rappresentazione del corpo, body shaming vs body positivity, accettazione del sé. Sono i temi in programma sabato 8 aprile 2023 per la serata "Connections 2.0" promossa dal collettivo giovanile di Arci Firenze all'ExFila (Via Monsignor Leto Casini 11).
L'iniziativa si aprirà alle ore 20.00 con l'Apericena in collaborazione con i volontari e le volontarie del Cirkoloco. Alle 21.00 Talk con Veronica Yoko Plebani a partire dal suo libro "Fiori affamati di vita". Modera Monica Pelliccia (Novaradio). È un romanzo pieno di luce, dolce e ironico, che racconta l’amicizia, l’amore e l’accettazione di sé. Nonostante il corpo. Nonostante il sesso. Diverso, bello, brutto, forte, debole, giusto, sbagliato, dritto, storto, normale, del resto, sono solo categorie con cui si cerca di uniformare ciò che invece è naturale varietà, e la varietà è bellezza. Una sera, senza preavviso, la vita e il corpo di Yoko sono segnati per sempre. E anche se non c’è niente di diverso, è come se tutto fosse cambiato. Ma Yoko non è sola. Ci sono sua mamma e le sue filosofie orientali, l’entusiasmo di papà Max e la saggezza di suo nonno, ma soprattutto c’è Lu. Yoko e Lu sono amiche da sempre anche se sono l’una l’opposto dell’altra. Yoko è testarda, iperattiva ed estroversa, mentre Lu è riflessiva, taciturna e insicura. Sono due adolescenti come tante in una città di provincia come tante. Il loro corpo, dentro e fuori, si sta trasformando: si segna, evolve, cresce come la voglia di fare nuove esperienze, di scoprire il mondo, di vivere. In fondo Yoko il cambiamento ce l’ha perfino nel nome, nel destino. “Figlia del sole”, “figlia dell’oceano”, “figlia delle foglie”, e molto altro visto che, come dice Lu, i nomi giapponesi, a seconda di come vengono scritti, assumono significati differenti. Un po’ come la vita che, anche se viene sconvolta, può sempre nascondere un senso inaspettato. Un po’ come il corpo di Yoko e le sue cicatrici che a guardarle bene sembrano ricami.
Veronica Yoko Plebani è una paratleta olimpica italiana. Pratica snowboard, canottaggio e triathlon, e ha partecipato alle Paralimpiadi di Sochi 2014 e di Rio 2016: oggi si allena per Tokyo 2020. A quindici anni è stata colpita da una meningite fulminante: da quel giorno la sua vita non è stata più la stessa. Sul suo account Instagram Yoko ogni giorno racconta, oltre che i suoi successi sportivi, anche la sua vita occupandosi di diversità, uguaglianza e inclusività.
Alle ore 22.30 Kuntessa, il nuovo progetto di live, pop e performance lgbtqia+ di Pristine Babe aka Caterina Vannucci, ex leader dei Celluloid Jam ora residente a Londra, salirà sul palco dell'Exfila insieme alle Venus Crew, progetto di performance queer lgbtqia+ nato a Firenze negli ultimi anni.
Alle 23.30 Sarabamba: Sara e Bamba sono due personaggi dal genere fluido, come delle Paola e Chiara ma più disinvolte, disilluse e perennamente innamorate. Generate dalla noia pandemica, si aggirano nell'umida Firenze per diffondere pop frizzantino senza età e senza censure. Le canzoni esaltano con piglio ironico la vita della provincia 2.0, i cui paesaggi sonori sono i rombi di motore, le suonerie degli IPhone e i tormentoni di TikTok.
L'iniziativa si concluderà con il dj set di Abo e Blu.
“Connections” è il collettivo giovanile di Arci Firenze nato durante la pandemia e che oggi raccoglie circa 20 volontari/e under 35 provenienti da una decina di Circoli Arci di Firenze e provincia. Con questa iniziativa - grazie al progetto “Connections 2.0 – Nuove Narrazioni”, finanziato dal Centro Europe Direct Firenze – propone una stagione di eventi che, una volta al mese, porterà all’ExFila concerti, dj set, incontri, talks e iniziative: un cartellone interamente ideato dai ragazzi di “Connections” con l’obiettivo di sviluppare nuove narrazioni attorno ad una serie di tematiche significative per la vita quotidiana delle giovani generazioni.
L’ingresso all’evento è gratuito con tessera Arci.
Per maggiori informazioni: www.arcifirenze.it