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venerdì 27 dicembre 2024
Orientamento: 1 milione di visualizzazioni per il video "Piuttosto che" di Lorenzo Baglioni
06-07-2021
Il video di “Piuttosto che”, l'ultima canzone didattica di Lorenzo Baglioni, realizzata da Regione Toscana-Giovanisì nell'ambito della campagna di comunicazione sull'orientamento scolastico, ha superato il record del milione di visualizzazioni. La clip è stata lanciata sui canali social lo scorso 4 maggio, come colonna sonora della campagna di comunicazione “La scuola giusta per te? Piuttosto che scegliere a caso, giovanisi.it” - di cui lo stesso Baglioni è testimonial. L’iniziativa è realizzata da Regione Toscana (Assessorato Istruzione e formazione) e Giovanisì (il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, struttura di Fondazione Sistema Toscana), in collaborazione anche con l’Ufficio Scolastico Regionale, e finanziata con risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE), a supporto delle misure e delle attività elaborate dalla Regione per l’orientamento scolastico.
Dal giorno del suo lancio il video della canzone "Piuttosto che" ha totalizzato 1.023.009 click: 891.845 su Facebook (sulle pagine di Lorenzo Baglioni, di Giovanisì, del Presidente Eugenio Giani, dell’Assessora Alessandra Nardini e di Regione Toscana), 93.410 su YouTube e 37.834 su Instagram; è stata inoltre condivisa 7.366 volte, commentata da 2.751 persone e ha ottenuto 20.875 reazioni.
Il testo della canzone scritto da Lorenzo Baglioni insieme al fratello Michele ruota intorno all’uso improprio che molto spesso viene fatto della locuzione “piuttosto che”, per poi arrivare a chiarirne il vero significato: “piuttosto che” non vuol dire “oppure”. Musica e parole, a ritmo dance, sono accompagnate da una clip che inizia con una scena in cui mamma e figlio sono alle prese con una decisione importante: quale scuola scegliere dopo le medie? Scopo infatti della campagna di comunicazione, che durerà per tutto il 2021, è aiutare studentesse e studenti a scegliere il percorso formativo più adatto a ciascuno di loro.
“Le politiche e le azioni sull’orientamento scolastico su cui in questi anni la Toscana si è molto impegnata – spiega l’assessora all’Istruzione e all’Università della Regione toscana Alessandra Nardini - hanno prodotto risultati positivi. Ma visti i disagi che studentesse e studenti hanno affrontato e stanno affrontando e l'acuirsi delle disuguaglianze causate da questa lunga fase di pandemia, abbiamo subito capito che erano necessarie misure e iniziative ulteriori. Da qui, la decisione di lanciare una campagna di comunicazione per rivolgerci loro con un linguaggio più immediato. In un periodo come questo serve il massimo sforzo di tutti sia per combattere la dispersione e l'abbandono sia per rendere più informata e consapevole la scelta sul percorso di studi da intraprendere in modo da promuovere il successo scolastico. Sono soddisfatta che la campagna stia funzionando”.
Regione Toscana è impegnata da tempo sul tema dell’orientamento, come strumento per il contrasto dell’abbandono scolastico, attraverso molteplici azioni che accompagnano gli studenti in tutto il loro percorso di istruzione.
Per introdurre i giovani alle tante possibilità che il sistema scolastico regionale offre, sul sito www.giovanisi.it e sui social, è stato lanciato anche un secondo video in cui Lorenzo Baglioni illustra le diverse opportunità offerte dal sistema di istruzione superiore (licei, istituti tecnici e professionali) e dai percorsi di formazione più brevi, mirati all’inserimento nel mondo del lavoro: la clip ha raggiunto 119.822 visualizzazioni.
Il video “Piuttosto che” ha riacceso anche i riflettori sull'uso improprio della locuzione, utilizzata spesso come sinonimo di “oppure”. Sul dibattito è intervenuta anche l'Accademia della Crusca. “Usare piuttosto che con valore disgiuntivo, cioè nel senso di oppure introduce un’ambiguità, e quindi in un certo senso aumenta l’entropia della grammatica italiana per usare un termine della fisica” afferma Marco Biffi, professore di Linguistica italiana all’Università di Firenze e responsabile web della prestigiosa istituzione. In Toscana questo “errore” è meno diffuso ma in crescita, spiega l'Accademia.