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venerdì 01 novembre 2024
Borsa di studio nel rapporto uomo-animale e in pet therapy dell'Università di Firenze
29-12-2020
Scade il 31 gennaio 2021 il termine per partecipare alla borsa di studio nel rapporto uomo-animale e in pet therapy. Lo ha bandito il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze in collaborazione con il Centro di Ricerca Antropozoa, divisione operativa dell'Associazione Antropozoa, da oltre 20 anni impegnata negli Interventi assistiti con gli animali nel panorama nazionale.
Il premio di studio è rivolto a laureandi che vogliano impegnarsi in una tesi di filosofia di ricerca nel campo delle relazioni uomo-animale. Possono partecipare gli studenti con laurea triennale in filosofia o titolo similare conseguito all’estero e che, nell’A.A. 2020/2021, risultino iscritti all’Ateneo fiorentino al terzo anno del corso di laurea triennale in Filosofia o al secondo anno del corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche o Logica, filosofia e storia della scienza all’Università degli Studi di Firenze e che si impegnino a svolgere una tesi avente ad oggetto la ricerca nel campo delle relazioni uomo-animale. La laurea dovrà essere conseguita entro la sessione di aprile 2022.
“Gli interventi assistiti con gli animali, cosiddetti pet therapy – spiega il direttore scientifico del Centro Antropozoa Francesca Mugnai - sono sempre più diffusi e seguiti. I benefici per pazienti pediatrici, disabili, con disturbi cognitivi e di socializzazione, sono ormai riconosciuti e oggetto di studi internazionali e in questo anno così particolare, abbiamo riscoperto ancora di più il valore sociale e affettivo dell’avere vicino un animale. Ma gli interventi di pet therapy necessitano di competenze specifiche e multidisciplinari, con un’attenzione nella bioetica e nella filosofia della cura mettendo al centro anche le conseguenze fisiche e mentali che gli animali subiscono nel rapporto con l’essere umano magari con problematiche particolari, soprattutto in determinati ambienti, come le strutture sanitarie o le carceri. Per questo col Dipartimento di filosofia finanziamo la ricerca: niente può essere lasciato all’improvvisazione quando si parla di salute sia dell’uomo che dell’animale”.