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sabato 28 dicembre 2024

World Landslide Forum al Palazzo dei Congressi di Firenze

14-11-2023

Progettare strategie condivise volte alla riduzione del rischio di frana a livello globale. Con questo obiettivo esperti di tutto il mondo si incontrano a Firenze, da martedì 14 a venerdì 17 novembre 2023, per il 6° World Landslide Forum - WLF6 (Palazzo dei Congressi di Firenze, Piazza Adua 1).

Nel corso del Forum verranno affrontati, secondo sei linee tematiche, i principali aspetti relativi allo studio delle frane: monitoraggio e allerta rapida, modellizzazione, valutazione della pericolosità e del rischio, tecniche di mitigazione, meccanismi di innesco e relazione con i cambiamenti climatici.

Al congresso parteciperanno istituti accademici e di ricerca, rappresentanti di istituzioni politiche nazionali e internazionali, esperti nel campo della protezione civile e di soccorso in caso di calamità, nonché imprese private coinvolte nello sviluppo di tecnologie e soluzioni nel campo della riduzione del rischio da frana.

A capo del comitato organizzatore della sesta edizione del congresso - intitolato “Landslide Science for Sustainable Development” - è Nicola Casagli, docente di Geologia applicata e presidente del Centro per la Protezione Civile dell’Ateneo fiorentino, affiancato da Paolo Canuti, titolare della Cattedra Unesco “Prevenzione e gestione sostenibile del rischio idrogeologico” e da Veronica Tofani, docente dell'Università di Firenze, che svolge il ruolo di segretario generale del congresso.

“Il Forum vede la partecipazione di oltre mille ricercatori da tutto il mondo e costituisce un contributo al Kyoto Landslide Commitment 2020, nell’ambito del Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030 per la promozione globale della comprensione e della riduzione del rischio di disastri da frana” spiega Casagli, che ricopre anche la carica di presidente dell’International Consortium on Landslides (ICL), ente organizzatore del WLF6 insieme all’Università di Firenze.

“Nel ridurre il rischio di catastrofi da frana entrano in gioco diversi fattori scientifici, tecnologici e sociali. - prosegue -. Non è importante solo comprendere cause di attivazione, effetti a cascata, situazioni di vulnerabilità ed esposizione al rischio, ma anche accrescere la consapevolezza dei cittadini e degli amministratori locali. Ciò va di pari passo con lo sviluppo di nuove competenze e la diffusione degli strumenti didattici disponibili, in modo da favorire la collaborazione tra i governi, la società civile e le comunità scientifiche per ridurre i rischi connessi alle frane”.

Per maggiori informazioni: www.unifi.it