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mercoledì 25 dicembre 2024
Maggio Musicale: la svolta economica e artistica della Fondazione fiorentina
27-01-2016
"Siamo entrati in una fase nuova per la vita del Maggio Musicale fiorentino, sia dal punto di vista economico che artistico": così ha esordito il Sindaco e presidente della Fondazione Dario Nardella in Palazzo Vecchio, dove assieme al sovrintendente Francesco Bianchi ha fatto un punto sulla situazione attuale dell'istituzione fiorentina, messo chiarezza sul suo destino e annunciato alcune significative novità.
Partiamo dalla situazione economica del Maggio Musicale: per la prima volta dopo anni di difficoltà e perdite di bilancio, il 2015 si chiuderà in pareggio. "Questo è un dato importante per la città, per gli appassionati di questo teatro, per i nostri sostenitori e per le istituzioni pubbliche a partire dai soci, ovvero Stato, Regione, Comune", ha sottolineato il sindaco. Parole entusiaste anche da parte del sovrintendente, che ha parlato di un "evento straordinario, andato contro le previsioni di qualche 'gufo' - ha scherzato Bianchi, sottolineando come tale traguardo sia stato possibile grazie a un grande lavoro di squadra volto a "rendere la macchina sempre più efficiente". Il rilancio economico del Maggio dovrà però proseguire e per favorirlo, il sindaco ha fatto un secondo, importante annuncio: "Ho chiesto all'assessore Perra di prevedere nel bilancio 2016 un aumento dei contributi da parte del Comune che così passeranno da 4 milioni a 4 milioni e mezzo di euro". Un incremento del 12-13% che dimostra la volontà da parte dell'Amministrazione di "fare la propria parte", con un concreto impegno finanziario a favore del Maggio mai visto finora di simile portata: "non si tratterà di un aumento 'una tantum' - ha voluto specificare Nardella - ma mi impegnerò perché questi contributi possano essere garantiti finchè sarò sindaco di Firenze". Più che soddisfatto il sovrintendente Bianchi, che ha sottolineato come questi 500 mila euro in più costituiscano "una parte rilevante del contributo dato dal Comune alla cultura. A questi andranno poi aggiunti quelli provenienti dalla Regione - ha poi proseguito Bianchi - e ciò ci consente di guardare al futuro con più tranquillità, in un periodo che vede sempre più dimezzare o sparire i contributi alla cultura". Questo rilancio del Maggio deve contare, però, sia sul sostegno da parte dei soggetti pubblici che di quelli privati. Da una parte, quindi l'impegno di Stato e Regione Toscana e dall'altra quello dei privati, ai quali Nardella ha rivolto un appello affinché si facciano avanti per dare una mano e credere nella Fondazione, "perché la cultura non si regge in piedi se non viene alimentata". Riguardo i contributi, Bianchi ha inoltre ricordato la campagna di crowdfunding che avrà inizio a maggio sulla piattaforma statunitense Kickstarter che vanta 21 milioni di accessi al giorno e si occuperà anche di sponsorizzare la Fondazione. Altro punto fondamentale, annunciato da Nardella e Bianchi, è la recente firma della convenzione tra Comune e Maggio Musicale: una convenzione che prevede gestione e manutenzione ordinaria a carico del Maggio, mentre il Comune resterà titolare della manutenzione straordinaria e si occuperà di fornire assistenza tecnica, consentendo così un ulteriore risparmio alla Fondazione. Una convenzione ritenuta soddisfacente dal sovrintendente Bianchi e che consentirà inoltre al Comune di beneficiare di 20 giorni a titolo gratuito, per realizzarvi eventi riguardanti la città (culturali, sociali, ma anche economici) volti a far conoscere sempre più il teatro: "Vogliamo che non sia solo casa della musica, ma grande luogo dove si svolgono eventi salienti della città - ha affermato Nardella, ricordando la prossima realizzazione di un montacarichi per utilizzare al meglio la cavea superiore e un bando per individuare nuove funzioni (come bookshop, caffetteria, ristorante) - Questo luogo prenderà sempre più vita, si arricchirà sempre più di obiettivi e attività, diventerà sempre più punto di riferimento per Firenze".
Dopo aver fatto chiarezza sullo stato economico del Maggio, il sindaco e il sovrintendente hanno poi parlato della vita artistica della Fondazione, soffermandosi su alcuni punti chiave e anticipando futuri progetti. "La Fondazione è riuscita in un'operazione straordinaria - ha detto Bianchi - mantenere il maestro Zubin Mehta come direttore emerito a vita a partire dal 2017". Un'eccellenza che, quindi, resterà assoluta protagonista del Maggio Musicale e "non semplice comparsa", come sottolineato da Nardella. Il 2016, inoltre, vedrà il maestro festeggiare il suo 80° compleanno e il sindaco ha annunciato come la città sia pronta a celebrarlo in due occasioni: oltre al concerto inaugurale della nuova edizione del Festival del Maggio Musicale (24 aprile), è in programma un grande evento nel nome della musica che si svolgerà il giorno precedente, 23 aprile, a Palazzo Vecchio. Alla conferma di Mehta presso la Fondazione, si affianca invece quella che è la grande novità per il teatro, ovvero l'arrivo, altrettando di rilievo, del nuovo direttore musicale Fabio Luisi: "un esempio di cervello in fuga che torna in Italia - come ricordato dal sindaco, dal momento che Luisi ha rinunciato all'incarico di direttore principale del Metropolitan Opera House di New York per il Maggio Musicale - Questo è il segnale positivo di un Paese che si rialza e che, con la cultura, fa tornare i suoi talenti". Una convivenza, quella tra Mehta e Luisi, basata su un perfetto accordo e stima reciproca, come sottolineato da Bianchi, e che "promette di produrre in futuro frutti di altissimo livello". Al centro dei futuri progetti artistici della Fondazione ci saranno i giovani e la commistione tra tradizione e modernità, passato e presente: "Il teatro deve spalancare le porte alle nuove generazioni, a nuovi generi: il Maggio non è un' istituzione ammuffita che si rinchiude nella sua sala di concerti - ha affermato Nardella - Per questo c'è un progetto di rilancio molto forte che guarda proprio ai giovani, perché il Maggio deve andare là dove c'è un nuovo pubblico da conquistare". Obiettivi emersi chiaramente anche dalle parole del sovrintendente, il quale ha prima ricordato il costante impegno della Fondazione nei confronti delle nuove generazioni di artisti da formare e ha poi concluso proiettandosi con lo sguardo verso il domani: "Dobbiamo dare un futuro al teatro e questo non risiede solo nell'opera o nella musica sinfonica, ma anche nella contaminazione con altri generi più moderni. E prestissimo ci saranno delle novità che vi sorprenderanno".