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mercoledì 25 dicembre 2024
Estate Fiorentina: contemporaneità e luoghi da scoprire con ''Secret Florence''
11-06-2016
Una Firenze segreta e insolita, da scoprire attraverso le espressioni artistiche più interessanti della città: dall'11 al 13 giugno l'Estate Fiorentina presenta il primo dei suoi progetti speciali, Secret Florence, promosso dal Comune di Firenze con il supporto di Pitti Immagine per far dialogare passato e innovazione, patrimonio storico e linguaggi del contemporaneo, in luoghi suggestivi di altissimo valore che sfuggono solitamente ai flussi turistici di massa.
Il progetto nasce con l'obiettivo di potenziare l'attrattività di Firenze in occasione della settimana di Pitti Immagine Uomo e per farlo, andrà a coinvolgere "luoghi della città dalla bellezza insolita e poco frequentata", come sottolineato dalla vicesindaca Cristina Giachi durante la presentazione del progetto in Palazzo Vecchio, e contando sulla forte sinergia nata tra alcune delle realtà artistiche più attive nel campo della musica, della danza, delle arti visive e del cinema: si tratta di Tempo Reale, Virgilio Sieni/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, Fondazione Fabbrica Europa, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, Lo schermo dell'arte Film Festival, Museo Marino Marini e Museo Novecento.
Un progetto artistico innovativo e ambizioso, che "racconterà una Firenze diversa, attraverso i grandi protagonisti della nostra cultura contemporanea - ha dichiarato il direttore artistico dell'Estate Fiorentina Tommaso Sacchi, sottolineando come il programma sia stato "costruito assieme ai vari operatori, per avvicinare il mondo culturale cittadino al pubblico". Tutti i soggetti uniti, quindi, intorno ad un unico obiettivo: restituire la città alla città, rivolgendosi in particolare "a un pubblico internazionale, giovane, interessato al confronto tra passato e contemporaneo", come sottolineato anche dall'amministratore delegato di Pitti Immagine Raffaello Napoleone.
Nelle tre giornate di Secret Florence si alterneranno azioni, performance, installazioni create per l’occasione, proiezioni e molti altri eventi che vedranno coinvolti spazi come il Cenacolo di Andrea Del Sarto a San Salvi, quello di Ognissanti con gli affreschi di Domenico del Ghirlandaio e quello di Sant’Apollonia con Andrea del Castagno, la Biblioteca di San Marco di Michelozzo, il Chiostro verde di Santa Maria Novella, il Gabinetto Letterario G. P. Vieusseux, il Museo Novecento, l’ex chiesa di San Pancrazio sede del Museo Marino Marini, il Corridoio Vasariano, Il Giardino dell’Orticultura, il Giardino delle Rose, l’Orto Botanico, il Complesso delle ex Leopoldine in Piazza Tasso, la Biblioteca Nazionale, l’ex complesso carcerario delle Murate e Piazza Santissima Annunziata.
Cosa proporranno i soggetti protagonisti di Secret Florence?
Tempo Reale presenta tre performance-installazioni sonore e di sound-art, che si ripetono a rotazione durante la manifestazione: "Living objects", progetto della giapponese Rie Nakajima e dell’artista belga Pierre Berteth, al Gabinetto Vieusseux, che crea un mondo sonoro fatto di risonanze acustiche proiettate nell’ambiente circostante, attraverso la messa in vibrazione di oggetti quotidiani; "Xenakis/Persepolis", imponente e suggestiva installazione sonora, composta da Iannis Xenakins nel 1971 a Persepolis, che sarà riproposta per l’occasione al Museo Novecento dal compositore tedesco Kilian Schwoon; "Phasing", performance per installazione elettroacustica e coro a cappella, al Museo di Santa Maria Novella, che celebrerà gli ottant’anni del compositore statunitense Steve Reich in collaborazione con L’Homme Armé.
Virgilio Sieni propone "Cenacoli Fiorentini#6_Grande Adagio Popolare", quattro azioni coreografiche che si confermano grandi protagoniste dell'Estate Fiorentina, trovando casa quest'anno nel progetto "Secret Florence": create per i tre Cenacoli della città e per la Biblioteca di San Marco, le azioni coreografiche si presentano come un racconto che mette in relazione il gesto e il senso di una comunità composta da cittadini e danzatori di tutte le età, che agisce attraverso il corpo politico della danza, con la lezione pittorica e architettonica dei grandi maestri di questi spazi. Una ricerca del legame tra l’azione dell’uomo e il luogo, tra lo spazio meditativo del cenacolo e il dialogo del corpo con la natura.
Fabbrica Europa propone "Labirinti": non solo performance legate ai linguaggi della danza contemporanea, ma azioni di artisti provenienti da ambiti creativi eterogenei (da quello teatrale a quello musicale e delle arti visive), invitati a rivisitare luoghi come gli Orti del Parnaso/Giardino dell’Orticultura, il Giardino delle Rose, il Complesso delle ex Leopoldine, l’Orto Botanico e la Sala Dante della Biblioteca Nazionale; una riflessione su come la cultura contemporanea sia colpita da un bombardamento di informazioni che non lascia spazio all’ignoto o al mistero di una scoperta. A questo sorprendente labirinto di short performances partecipano artisti come Igor e Moreno in "Tame Game", Manfredi Perego con "Horizon", Nicola Galli con "Supernova", Mari Fukutome del gruppo Ho Ho-Do e Rino Daidoji del collettivo FaiFai con "Me to Te (Eyes and Hands / Occhi e Mani)", Fabrizio Favale con "Però quella vetta è probabilmente il Methedras" interpretato da Daniele Bianco, Olga Pavlenko con "Crescere in terra" e infine Irene Russolillo in "Today" con Alice Chiari (violoncello) ed Emanuele Parrini (violino).
Le Murate PAC, centro per la ricerca e produzione delle arti contemporanee del Comune di Firenze, mette in scena "JOSEPH", un monologo fisico interpretato da Marco D’Agostin e ideato da Alessandro Sciarroni, coreografo e performer che nella sua pratica unisce i linguaggi della danza contemporanea a quelli delle arti visive e performative. In scena c’è un uomo solo di spalle al pubblico, davanti a un computer. Si muove di fronte alla webcam del pc proiettando il desktop su uno schermo visibile a tutti: tramite espedienti utilizzati fin dalla nascita della video-arte, come l’effetto specchio e il circuito chiuso, si gioca il dialogo tra il soggetto e la sua immagine, che si moltiplica e si scompone aprendo dimensioni inattese.
Piazza Santissima Annunziata ospiterà il programma proposto da Lo Schermo dell’Arte Film Festival che per Secret Florence ha selezionato alcuni film e documentari dedicati all’arte contemporanea e quei suoi protagonisti che sono direttamente coinvolti o hanno ispirato il mondo della moda. Si parte con l’anteprima fiorentina di "Annie Leibovitz: Life Through a Lens", ritratto della famosa fotografa americana per la regia della sorella Barbara che introdurrà la proiezione; dall'archivio del festival saranno invece riproposti "Hometown Boy" di Yao Hung-I, un ritratto dell’artista cinese Liu Xiaodong, protagonista di una mostra in corso a Palazzo Strozzi, presentato dal direttore della stessa Fondazione Arturo Galansino, e infine "Urs Fisher" di Iwan Shumacher, realizzato in occasione della prima mostra americana dell’artista al New Museum di New York.
Apertura straordinaria gratuita domenica 12 giugno, dalle 10.00 alle 17.00, per il Museo Marino Marini che ospita "La Mano de Dios" (9 giugno - 30 luglio 2016), prima personale in un’istituzione italiana del giovane artista libanese Rayyane Tabet; per l’occasione Leonardo Bigazzi, curatore della mostra, presenterà il progetto in un tour dedicato, alle ore 15.00. Tabet ha realizzato per Firenze l’ultimo capitolo del suo ciclo "Five Distant Memories: The Suitcase", "The Room","The Toys","The Boat and Maradona", iniziato nel 2006 e diviso in cinque parti: i quattro capitoli precedenti sono stati tutti commissionati e prodotti da importanti istituzioni internazionali tra cui il Centre Georges Pompidou (Parigi), il New Museum (New York), il Pinchuk Art Center (Kiev) e la Sharjah Art Foundation per la 12a edizione della Biennale di Sharjah. Appendice straordinaria del programma di Secret Florence sarà il progetto artistico del poeta, scrittore e artista visivo Nanni Balestrini che per il Museo Novecento, con la direzione artistica di Valentina Gensini, ha realizzato l'installazione site-specific "Colonne Verbali": raffinati arazzi disegnati dall’artista rivestiranno le colonne presenti nel loggiato rinascimentale del complesso delle Leopoldine , suggerendo una complessa analogia tra le lettere, elementi basilari del sistema verbo-visivo, e le stesse colonne, fondamento della sintassi architettonica.