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venerdì 19 aprile 2024

"Capodanno Fiorentino": festa in Piazza Signoria per il restauro della Fontana del Nettuno

25-03-2019
Lunedì 25 marzo 2019 a partire dalle ore 20.30 grande festa in Piazza della Signoria per il Capodanno Fiorentino, che fino al 1750 era l’inizio dell’anno civile per la città di Firenze, proprio in concomitanza con la festa dell’Annunciazione, sarà anche un' occasione per festeggiare la fine dei lavori di restauro della Fontana del Nettuno, il "Biancone" com’è amichevolmente chiamato da tutti i fiorentini. L’evento è inoltre il perfetto trait d’union con il programma d’iniziative che commemorano i 500 anni dalla nascita di Cosimo I de Medici granduca di Toscana, proprio colui che questa fontana volle costruire.

La storia del Capodanno Fiorentino: 
In altre città italiane ed europee, sin dal 1582, era già in vigore il Calendario Gregoriano in base al quale l’anno iniziava il 1° gennaio. Questa situazione durò fino a quando il decreto del Granduca Francesco Stefano di Lorena, al fine di uniformare le registrazioni nelle scritture pubbliche e per gli usi commerciali, in data 20 novembre 1749, impose l’uso del calendario gregoriano a partire dal 10 Gennaio 1750.

L’avvenimento fu considerato eccezionale: andava a scardinare una tradizione secolare molto cara ai fiorentini, tanto che Giovanni Lami, dettò il testo per una lapide commemorativa (tuttora visibile) che fu posta a memoria futura sotto la Loggia della Signoria nell’omonima Piazza.
La ricorrenza dell’Annunciazione ossia il momento in cui l’Arcangelo Gabriele si manifesta alla Vergine Maria e Le comunica che Ella diverrà madre del figlio di Dio - festeggiata dalla chiesa cattolica fin dal VII secolo, viene fissata tradizionalmente alla data del 25 marzo, esattamente nove mesi prima di Natale, giorno della nascita di Gesù. Nel passato, a Firenze, nel giorno del 25 marzo, per celebrare il capodanno e la Vergine Maria protettrice della città, il clero e le magistrature cittadine si recavano in processione solenne alla Basilica della Santissima Annunziata; la ricorrenza era considerata giorno festivo ed una gran folla, sia cittadina sia del contado, il 25 marzo si recava alla Basilica per venerare l’immagine miracolosa della Vergine Annunciata. Racconta la storia popolare che i Servi di Maria, fondatori della Basilica, fecero dipingere l’affresco della loro ‘Vergine Gloriosa’ nel 1252 a un certo frate Bartolomeo, ma il pio artista, nel momento in cui si trovò a delineare il volto della Madonna, fu preso da un vuoto creativo e fu incapace di procedere nel lavoro; fece diversi tentativi che Io lasciavano però sempre più insoddisfatto, tanto che il poveretto quasi decise di abbandonare l’impresa. Una sera, improvvisamente fu preso da una strana sonnolenza; al suo risveglio, narra infatti la leggenda che il volto della Vergine gli si parò davanti prodigiosamente dipinto dagli angeli; il miracolo era compiuto! Questa Immagine venne considerata miracolosa e oggetto di grande venerazione soprattutto da parte degli sposi che ancora oggi si recano alla Basilica per lasciare il proprio mazzolino di fiori e chiedere benedizioni per la loro unione.

La festa del 25 marzo in Firenze, per molti secoli, ha intrecciato motivazioni religiose e laiche insieme; da sempre il momento laico si esprime attraverso la consueta fiera che si svolge nella bella piazza della SS. Annunziata: le bancarelle accolgono una folla curiosa spinta dalla devozione mariana e dal brio legato al ritorno della primavera, la data è infatti prossima all’equinozio di primavera che vede il risveglio della natura dopo i mesi invernali.

L’antico Capodanno Fiorentino viene ricordato con un Corteo Storico che si sviluppa nel percorso da Piazzetta di Parte Guelfa alla Basilica della Santissima Annunziata per far rinverdire nei fiorentini un significativo momento di aggregazione, con forti radici storiche e per valorizzare la ricca memoria di Firenze, patrimonio di tutti.

Un grande spettacolo dunque in Piazza della Signoria, a cura del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, intitolato “E nel marmo e nel bronzo mise acqua e fuoco”, che celebrerà il restauro con spettacolo di teatro, acrobazie, immagini, suoni e luci.

Per ulteriori informazioni: www.comune.fi.it


AC