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domenica 22 dicembre 2024
Lyceum Club Internazionale di Firenze, il programma di attività culturali 2020
08-01-2020
Si rinnovano gli appuntamenti con le attività culturali organizzate e promosse dal Lyceum Club Internazionale di Firenze, storico club femminile fondato nel 1908. Gli oltre cinquanta eventi in programma nella nuova sede di Palazzo Adami Lami di Firenze, animeranno il capoluogo toscano da gennaio a dicembre 2020 con incontri e dibattiti su temi di attualità, concerti, mostre, presentazioni di libri, con la partecipazione di personalità di primo piano e della cultura e delle arti, che vedranno coinvolte tutte le sezioni: arte, attività sociali, letteratura, musica, rapporti internazionali, scienze e agricoltura. Le iniziative sono gratuite e aperte a tutta la cittadinanza.
Il programma è stato presentato a Palazzo Vecchio da Cecilia Del Re, assessora al Turismo del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze e Donatella Lippi, presidente del Lyceum Club Internazionale.
Filo conduttore (non esclusivo) del calendario è la luce, che in tutte le sue accezioni - fisica, scientifica, filosofica, religiosa, spirituale, artistica - accompagna la storia del mondo e dell’uomo.
“Ogni anno il Lyceum ci sorprende riuscendo a declinare temi nuovi con eventi che comprendono ogni forma d’arte - hanno detto gli assessori al Turismo Cecilia Del Re e alla Cultura Tommaso Sacchi -. Il 2020 sarà dedicato al tema della luce, protagonista anche nella nuova sede del Lyceum su Lungarno Guicciardini e a noi molto caro. Entrambi i nostri assessorati infatti sono stati coinvolti nella realizzazione del Festival F-Light, che ha letteralmente ‘illuminato’ e quindi valorizzato luoghi bellissimi della nostra città. Il Lyceum mette in campo eventi gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza, in una Firenze che continua a crescere anche dal lato culturale grazie a realtà come questa. È inoltre il risultato di importanti energie femminili, che testimoniano il grande lavoro delle operatrici culturali a Firenze”.
Il sostantivo deriva dal latino lux, lucis: ideologicamente, la sua presenza rappresenta l’origine della vita, la rivelazione, la conoscenza, la vittoria del bene sul male. Dalla brevissima locuzione Fiat lux (Gen. 1:3), riferita al primo atto compiuto da Dio subito dopo la creazione del cielo e della terra - quando ordinò che fosse fatta la luce perché sopra la faccia dell’abisso erano ancora le tenebre - inizia un viaggio, che, dal dibattito sulla metafisica della luce in età medievale, propone una riflessione che arriva ai giorni nostri.
“In tutte le civiltà, la luce passa da fenomeno fisico ad archetipo simbolico, dotato di uno sterminato spettro di iridescenze metaforiche, soprattutto di qualità religiosa - ha affermato Donatella Lippi, presidente del presidente del Lyceum Club Internazionale -. La connessione primaria è di natura cosmologica: l’ingresso della luce segna l’incipit assoluto del creato nel suo essere ed esistere. Anche nell’antica cultura egizia l’irradiarsi della luce accompagna la prima alba cosmica e, similmente, ritorna l’elemento centrale della luce nell’arcaica teologia indiana dei Rig-Veda, nel Buddismo, nell’Islam. È la Bibbia, che ha generato per la cultura occidentale un “lessico” ideologico e iconografico fondamentale, ad offrire un paradigma sistematico esemplare generale, in base al quale Dio stesso è luce”.
In letteratura, con un approccio più laico, emerge, tra gli altri, Ugo Foscolo nei Sepolcri «Gli occhi dell’uom cercan morendo Il Sole: e tutti l’ultimo sospiro Mandano i petti alla fuggente luce». È una luce verde quella che il Gatsby di Francis Scott Fitzgerald vede in fondo alla baia e che rappresenta Daisy e con lei il sogno americano irraggiungibile; è la flebile luce che Holmes e Watson scorgono nella brughiera de Il mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle , e che li porterà a risolvere il mistero; sono i bagliori del fuoco in Jane Eyre di Charlotte Brontë, simbolo di un rifugio sicuro per Jane, che si trasforma in un incendio e nella morte di Bertha e nella disgrazia di Rochester. E se Fra Filippo Lippi fu il primo a studiare effetti di chiaroscuro su brani isolati di panneggio, ispirandosi alla scultura, alla quale Leon Battista Alberti, nel De pictura (1435), invitava a guardare per imparare a raffigurare i passaggi di luce, da Verrocchio a Leonardo è il “piegar de’ panni” che vi s’immerge, in una ricerca espressiva che attraversa i tempi e lo spazio. Lux e Lumen. Occhio-faro e occhio-trappola. Vedere e guardare. La teoria della visione è attraversata costantemente da questa riflessione, che abbraccia tanto la filosofia, quanto la fisica e l’ottica, in una sfida che coinvolge, in particolare, il mondo scientifico del XVII secolo, fino ad arrivare, in tempi molto recenti, alle applicazioni terapeutiche della luce, da quella solare, per i bambini affetti da rachitismo, alla fototerapia, nel trattamento della fase depressiva del disturbo affettivo stagionale, fino all’impiego fototermico, fotochimico e fotomeccanico del laser ed alle recentissime applicazioni della fotodinamica.
L’evento inaugurale dell’anno sociale 2020 si svolgerà giovedì 9 gennaio dalle ore 17.30 e si aprirà con le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Florence Nightingale (Firenze 1820 - Mayfair, Londra 1910), considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Infermiere che prende il via proprio dal capoluogo toscano. Alla presenza della Dott.ssa Ausilia Pulimeno, vicepresidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), verrà reso omaggio ad un’altra figura femminile, Nerina Gigliucci, lyceista e infermiera della prima metà nel Novecento che partecipò come volontaria della C.R.I. nella Grande Guerra. A seguire, l’omaggio musicale dedicato a Florence Nightingale della pianista Beatrice Muntoni con musiche di Enriques Granados. La presentazione del programma 2020 del Lyceum Club sarà accompagnata dalla degustazione di Lucente della Tenuta Luce, presentata da Diletta Frescobaldi con Gabriele Alessandroni, sommelier e WSET Certified Educator.
La luce è elemento essenziale di un’opera d’arte, tanto per la sua elaborazione intellettuale, quanto compositivo-formale. La Sezione Arte (presidente Elisa Acanfora), oltre alla consuetudinaria collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi, propone per il 2020 due momenti di riflessione relativi alle differenti - ma complementari - fasi del procedimento creativo, uno dedicato all'ambiente teosofico fiorentino di primo Novecento, che ebbe in Carlo Adolfo Schlatter il suo riferimento principale, l'altro al pensiero di Hans Sedlmayr, storico dell'arte di risonanza internazionale, le cui teorie sulla luce nelle manifestazioni artistiche sono di grande attualità. Le due conferenze sono affidate a due profondi conoscitori degli specifici argomenti, quali Anna Mazzanti (giovedì 23 gennaio) e Quirino Principe (giovedì 28 maggio). A queste si aggiunge una conferenza che terrà Roberta Lapucci (giovedì 1° ottobre) sul ruolo della luce nell'opera di Caravaggio.
Due grandi novità della Sezione Letteratura (presidente Annalisa Adami): un ciclo di incontri ideato e curato da Margherita Ghilardi, che intervisterà alcune scrittrici, traccerà una mappa della presenza femminile nel panorama italiano tra vecchio e nuovo millennio, dove le donne hanno costruito un nuovo mondo espressivo.
Scrittrici protagoniste: Elisabetta Rasy (Le disobbedienti); Chiara Valerio (Il cuore non si vede); Benedetta Cibrario (Il rumore del mondo); Rossana Campo (Così allegre senza nessun Motivo); Laura Pariani (Il gioco di Santa Oca); Claudia Durastanti (La straniera); Valeria Parrella (Almarina). Il ciclo di concluderà con la tavola rotonda Le signore dei libri (giovedì 23 aprile) dedicato alle donne che, restando dietro le quinte, costruiscono i libri insieme alle narratrici, li propongono ai lettori o li conservano per i lettori che verranno e con un incontro off con Sandra Petrignani (lunedì 4 maggio) che presenterà Lessico femminile, dedicato alle grandi scrittrici italiane del secolo scorso. Il cineforum Luci della ribalta, a cura di Roberto Comi, analizzerà il tema della luce attraverso alcune delle sue infinite sfaccettature: la luce come mezzo di ricerca del fantastico; la luce oggetto di studio in astronomia e la luce interiore che ci guida alla scoperta di noi stessi; la luce nell’arte e la luce come strumento che evidenzia il percorso di redenzione dell’animo umano.
La Sezione Musica (presidente Eleonora Negri) partecipa al tema della luce non soltanto metaforicamente, alternando concerti stellari di illustri amici del Lyceum (come il violoncellista Alain Meunier, i pianisti Anne Le Bozec e Gregorio Nardi, il chitarrista Nuccio D’Angelo e la violinista Chiara Foletto) con la scoperta di “luminosi talenti musicali” da ogni parte del mondo (tra gli altri, le pianiste Varvara Taraskova dalla Russia e Mina Yasuda dal Giappone, la finlandese Cagil Cansu Sanlidag, insieme alla violoncellista statunitense Natania Hoffman). In linea con la tradizione di educazione all’ascolto musicale, portata avanti dal Lyceum nei suoi 114 anni di attività, che prevede una concisa presentazione musicologica del programma di ogni concerto, proseguirà anche la scoperta del mondo di “luci e ombre” del Rinascimento fiorentino con la conferenza del musicista e musicologo Michelangelo Gabbrielli, che il 20 gennaio introdurrà alla scoperta dei madrigali scritti da Philippe Verdelot per La Mandragola di Machiavelli. Il 30 marzo il pianista Angelo Arciglione rinnoverà l’annuale omaggio a Mario Castelnuovo-Tedesco, compositore “di casa” al Lyceum sia per la sua assidua presenza in vita, sia per la sua biblioteca letteraria e musicale donata dagli eredi al Club fiorentino. In calendario tanti eventi realizzati in collaborazione con prestigiose realtà come - tra le altre - Amici della Musica di Firenze, The Matthiesen Foundation, IcaMus-The International Center for American Music, Amici di “Suoni Riflessi”, Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo - SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze
La Sezione Attività Sociali (presidente Maria Alessandra Scarpato), come ogni anno, organizzerà incontri per ridare valore ai rapporti umani dando spazio alla socializzazione reale attraverso interscambio di esperienze e idee.
Luce intesa come conoscenza e progresso che spazia tra le varie discipline è alla base del percorso di appuntamenti della Sezione Rapporti Internazionali (presidente Adelina Spallanzani), che oltre all’arte, alle scienze e al teatro, ospiterà giovedì 7 maggio, l’incontro realizzato in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Firenze con Sabri Najafi Troppe ombre e poca luce sul caso Nasrin Sotoudeh, dedicato alla scrittrice e attivista iraniana per i diritti umani condannata nel marzo 2019 a 33 anni di carcere e 148 frustate.
Che cos’è la luce? Quali spiegazioni si nascondono dietro ai fenomeni di colori che la natura di offre, per esempio, dopo un temporale o durante un tramonto? La Sezione Scienze e Agricoltura (presidente Maria Teresa Ceccherini Guicciardini) affronterà il tema della luce con personalità provenienti dal mondo scientifico e accademico. Tra gli appuntamenti segnaliamo la conferenza del 16 gennaio con il prof. Bruno Carli dal titolo Luce, energia e clima: sul nostro pianeta fenomeni collegati; venerdì 3 aprile Padre Paolo Benanti, in collaborazione con l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze, terrà l’incontro Intelligenza artificiale: sfida antropologica ed etica; giovedì 29 ottobre sarà invece la volta del prof. Vncenzo Schettino con Magia della luce nella poesia e nella scienza.
Le attività del Lyceum Club internazionale di Firenze sono realizzate grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, con il patrocinio del Comune di Firenze.