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venerdì 01 novembre 2024

Celebrazioni per il 54° anniversario dell’alluvione di Firenze

02-11-2020
Le celebrazioni per il 54° anniversario dell’alluvione di Firenze promosse dal Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani e dal Presidente dell’Associazione Firenze Promuove Franco Mariani avranno inizio lunedì, 2 novembre 2020 quando, nel corso del Consiglio comunale, alle ore 16 circa, verranno letti dal Presidente dell’associazione Firenze Promuove Franco Mariani, i nomi delle vittime della tragedia che colpì la città e la sua provincia. Seguiranno gli interventi dell’Assessore all’Ambiente Cecilia Del Re, del Presidente del Consorzio Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino, del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale Massimo Lucchesi. Verranno inoltre proiettati gli scatti di Joe Blaustein dell’alluvione, donati all’Archivio storico del Comune di Firenze; tali immagini hanno la particolarità di avere mantenuto i colori vivi del tempo, restituendoci un momento particolare della storia cittadina da un’ottica inusuale e sconosciuta.

La giornata di mercoledì 4 novembre si aprirà alle ore 8.00 presso il cimitero comunale di San Felice a Ema, al Galluzzo, quando alla presenza dei familiari, verrà deposta una corona di alloro del Comune di Firenze sulla tomba di Carlo Maggiorelli, l’operaio dell’acquedotto comunale dell’Anconella morto sul lavoro per non avere abbandonato la sorveglianza degli impianti.

Alle 11 avrà luogo la Santa Messa in ricordo delle vittime che quest’anno sarà ospitata nella Basilica di Santa Croce. Il cardinale albanese Ernest Simoni, canonico onorario del capitolo della Cattedrale di Firenze, presiederà la commemorazione.Con lui concelebreranno il Padre Guardiano del Convento di Santa Croce Fra’ Paolo Bocci e il Cappellano della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze Giordano Biso.

Parteciperanno come ospiti speciali i vertici della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze che quest’anno festeggia i 100 anni della sua presenza a Firenze. Non possiamo infatti dimenticare come i 700 allievi della scuola, nel 1966, nonostante loro stessi fossero alluvionati, garantirono la sicurezza notte e giorno dei fiorentini fino al dicembre 1966, e aiutarono la cittadinanza in varie forme, tra cui alcuni salvataggi di persone e anche di animali; dall’anno scorso una lapide commemorativa apposta dal Comune e Firenze Promuove sulla facciata della ex Scuola in piazza Stazione ricorda ai posteri tale impegno.

Al termine della Messa seguiranno, sempre all’interno della Basilica, i discorsi commemorativi delle autorità intervenute fra le quali il Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani, il Prefetto di Firenze Laura Lega, l’Assessora all’Ambiente Monia Monni, il Comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze Generale Claudio Cogliano, il Consigliere dell’Opera di Santa Croce Avvocato Giulio Conticelli, il Presidente di Firenze Promuove Franco Mariani.

Per partecipare alla Messa è obbligatoria la conferma della partecipazione entro il 2 novembre a cerimoniale@comune.fi.it. Alle 12.45 circa, dal centro del Ponte alle Grazie seguirà, dopo la benedizione del fiume, il lancio in Arno della corona d’alloro del Comune di Firenze in memoria. A questa cerimonia la cittadinanza non potrà partecipare, nel rispetto di quanto disposto dal DPCM del 24 ottobre, ma verrà trasmessa in diretta sui canali social del Comune di Firenze.

Alle 21 la Polizia Municipale e l’Associazione Firenze Promuove sull’emittente regionale televisiva TVR Teleitalia (canale 77 del digitale terrestre), durante la trasmissione “Linea Diretta”, parleranno delle oltre 200 persone salvate da alcuni cittadini durante l’Alluvione, grazie alle ricerche effettuate da Matteo Poggi della Polizia Municipale, con molte testimonianze inedite e filmati.

Invece, alle 23, la Municipale e Firenze Promuove saranno ospiti dell’emittente televisiva Toscana TV (canale 18) che all’interno della trasmissione “Quo Vadis” manderà in onda integralmente il documentario “Eroi dimenticati” realizzato dalla Polizia Municipale nelle persone di Matteo Poggi e Duccio Maschio con le immagini di archivio dell’Associazione Firenze Promuove.

“Nonostante l’emergenza abbiamo lavorato, in accordo con il Prefetto Lega, che ringraziamo per l’attenzione – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani – a fare in modo di poter tenere la commemorazione dell’alluvione e il ricordo, doveroso e sempre perenne, verso coloro che persero la vita. Grazie alla disponibilità dell’Opera di Santa Croce e del Padre Guardiano del Convento, quest’anno celebreremo la Santa Messa nella Basilica di Santa Croce, uno dei punti più colpiti della città e la cui visione, nel dicembre del 1966, sconvolse il viso di San Paolo VI quando venne in visita ai fiorentini alluvionati, il cui spirito e fierezza il Pontefice volle riconoscere pubblicamente, e a sorpresa di tutti, decorando il Gonfalone del Comune con la Medaglia d’oro del Concilio Vaticano II, unico Gonfalone, e città, in tutto il mondo a poter vantare questo onore”.
“In questo momento di sconforto e difficoltà a causa della pandemia è importante ricordare quanto avvenne durante la tragica alluvione del 1966 – ha dichiarato il Presidente di Firenze Promuove, Giornalista Franco Mariani – e lo dobbiamo fare con un duplice scopo: primo per non dimenticare mai, oggi come allora, chi è morto in circostanze tragiche, e per questo stringerci alle rispettive famiglie, come facciamo ogni anno con la celebrazione della Santa Messa e il lancio della Corona di Alloro; ricordiamoci che morirono anche quattro bambini, di cui due di soli due anni. Secondo per ricordare a tutti che i fiorentini hanno un animo forte, che non si fece schiacciare dal fango, e che certamente, nonostante le difficoltà del momento, non si farà schiacciare nemmeno dal Covid. E che tutti dobbiamo stare vicini agli altri come fecero chi non fu toccato dal fango verso chi invece fu sommerso, perdendo tutto quello che avevano di più caro. Oggi come allora non ci dobbiamo far prendere dallo sconforto ma reagire, mantenendo la mente lucida e non dando sfogo a ciò che non appartiene a chi è fiorentino verace”.


(fonte: Rete Civica del Comune di Firenze)