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venerdì 01 novembre 2024
"Un anno da 'non' dimenticare", l'iniziativa in diretta streaming da Palazzo Vecchio
23-02-2021
C'è chi nonostante il lockdown non si è fermato e ha continuato a aiutare gli altri, trasportando organi destinati ai trapianti con il Nucleo operativo della Protezione civile, come Nadia Fondelli. Elmerinda Izzo, commerciante, titolare della pasticceria Serafini, che durante i mesi del lockdown ha anche prodotto dolciumi e cibo per i più bisognosi, ha portato la sua testimonianza da esercente; poi la storia di Leonardo Margarito, studente fiorentino impegnato nel volontariato. La cura degli altri attraverso le parole di Alba Cortecci, responsabile coordinamento pedagogico e professionale del Comune, e Marinella Rocchi, coordinatrice Albergo popolare di Firenze. Non è mancata la cultura con la proiezione della videointervista dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi all’attore Maurizio Lombardi. Le voci di chi ha vissuto l’emergenza sanitaria nelle corsie degli ospedali con Monica Marini, dirigente infermieristica Usl Toscana centro, e di chi ha raccontato questi volti e le loro storie, ovvero il fotoreporter Massimo Sestini, che ha realizzato la mostra fotografica multimediale “Indispensabili infermieri”. Spazio anche alla musica, con Peppe Voltarelli e Letizia Fuochi, che si sono esibiti durante l’iniziativa. A accompagnare le storie narrate le illustrazioni del disegnatore Antonio Federico Art. Questo al centro dell’iniziativa “Un anno da ‘non’ dimenticare”, svoltasi in diretta streaming dal salone dei Cinquecento. La vicesindaca Alessia Bettini, in apertura dei lavori, ha ricordato le parole del presidente Usa Biden, “"to heal, we must remember" per guarire, dobbiamo ricordare, a partire dai nostri morti, non numeri, ma persone, che hanno lasciato un vuoto profondo nel cuore di tante famiglie, e poi i medici e il personale sanitario tutto, che hanno pagato un prezzo altissimo durante l’emergenza”. “ ‘Nessuno si salva da solo’, è una frase di Papa Francesco che ha risuonato forte nei giorni duri del lockdown. È questo il paradigma che porteremo con noi? Come faro di un nuovo senso di comunità, di società? Altro tema importante quello rilanciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, perché se ancora non abbiamo certezze su una correlazione tra cambiamenti climatici e pandemia dobbiamo comunque tutti impegnarci in una transizione ecologica che richiederà un cambio di passo nei nostri stili di vita. Sono tutti spunti di riflessione che vogliamo lanciare con l’appuntamento di oggi, in un luogo simbolico come il salone dei Cinquecento, da cui da sempre ha preso forma consapevolezza e visione del futuro”. La vicesindaca ha ricordato anche “l'ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in Congo, due costruttori di pace, impegnati in una missione per aiutare gli altri”.
“Il mondo della scuola e del sociale sono molto vicini tra loro - ha detto l'assessore a Educazione e Welfare Sara Funaro - e la pandemia ha messo in evidenza la loro vicinanza. Durante il primo lockdown il nostro primo pensiero è andato ai bambini, che hanno sentito in maniera forte la sofferenza per la chiusura della scuola e la mancanza di relazioni con i propri amici, compagni e insegnanti, e agli ospiti delle strutture di accoglienza e a cittadini senza dimora. Perché a causa dell'emergenza Covid chi è abituato a vivere in libertà e sotto il cielo si è trovato a vivere una condizione completamente diversa rispetto al solito all'interno delle strutture. I bambini e i cittadini fragili e più in difficoltà per noi sono la priorità con e senza la pandemia".
La consigliera speciale Mimma Dardano intervistando Monica Marini e Massimo Sestini, ha detto: “volevamo sentire in prima persona le emozioni, i sentimenti, le storie, di chi ha vissuto i reparti in quei giorni terribili e chi invece ha raccontato tutto questo attraverso la fotografia”.