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venerdì 19 aprile 2024

Successo a Firenze per la scuola di cittadinanza rivolta a guide spirituali islamiche

03-07-2021
Si è conclusa con uno sguardo sull’arte italiana per le vie del centro storico fiorentino la seconda edizione del progetto “Formare per conoscere, conoscere per convivere. Religioni e cittadinanza” promosso in queste settimane dall’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose. Insegnante d’eccezione Antonio Natali, del Museo dell’Opera del Duomo (e direttore degli Uffizi dal 2006 al 2015).

Le guide religiose di comunità islamiche (gli imam) e le donne chiamate a insegnare e predicare (le murshidat), una decina in tutto, provenienti dalla Toscana ma anche da fuori regione, sono stati protagonisti di sei fine settimana (dal 28 maggio al 3 luglio 2021) di formazione: la storia della politica italiana e dell’Italia dall’Unità ad oggi, il rapporto tra sociologia, psicologia e religione, Ebraismo, Cristianesimo e Islam i temi centrali del corso, arricchito da laboratori teatrali e percorsi multiculturali.

Obiettivo dell’iniziativa: rafforzare valori, conoscenze e consapevolezze essenziali e indispensabili all’esercizio di una cittadinanza democratica nel nostro Paese, rivolto a coloro che svolgono un ruolo di guida per le comunità islamiche. I partecipanti sono stati selezionati con l’apporto di UCoII, grazie a borse di studio finanziate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Stiamo già lavorando alla terza edizione del corso”, spiega Maurizio Sangalli, presidente dell’Istituto Sangalli di Firenze. “Il target dei partecipanti continuerà ad allargarsi. Oltre alle guide spirituali islamiche e agli insegnanti, destinatari del prossimo progetto saranno rappresentanti delle forze dell’ordine che ogni giorno, svolgendo il loro lavoro, vivono l’incontro tra culture e identità diverse. L’interazione tra le guide religiose e gli insegnanti all’interno dei laboratori è stata un momento prezioso di confronto e di dialogo tra categorie di persone che raramente riescono a mettersi in relazione tra di loro. Per noi è una grande soddisfazione sapere che ‘Formare per conoscere’ suscita grande interesse e che si concluderà con evidente soddisfazione da parte di coloro che l’hanno animato, sia dalla parte dei docenti universitari e degli esperti di interculturalità coinvolti, sia dalla parte dei corsisti”.

Esportare in tutta Italia eventi formativi come questo e studiare progetti di formazione permanente rivolti alle guide spirituali islamiche sta diventando sempre di più una delle nostre priorità”, spiega Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle comunità islamiche d'Italia (UcoII) a conclusione della seconda edizione di ‘Formare per conoscere’. “Quello che distingue questo corso da altre iniziative è che le diverse classi di partecipanti si incontrano, nascendo dal loro scambio già un percorso di conoscenza importante, a volte assolutamente inedita”.

La giornata conclusiva ha visto la consegna degli attestati ai corsisti con la partecipazione dell’Associazione Italiana degli Imam e delle Guide Religiose e il saluto di organizzatori e rappresentanti istituzionali nella sede dell’Istituto Sangalli, in Piazza San Firenze 3, a Firenze.

Docenti dei corsi: la giornalista Giuseppina Paterniti (Comunicare l’Europa ai ‘nuovi’ europei), il politologo Salvatore Vassallo (La politica e i ‘nuovi italiani’), le storiche Anna Foa (Ebraismo) e Emma Fattorini (Fare gli italiani), Massimo Carlo Giannini (Cristianesimo), il sociologo Franco Garelli (Sociologia e religioni), la teologa Francesca Bocca-Aldaqre (Psicologia e religioni), lo storico dell’arte Antonio Natali (Riflessioni sull’arte italiana).

Oltre alle guide spirituali anche dieci insegnanti delle scuole toscane hanno partecipato a lezioni valide per l’aggiornamento continuo professionale su temi come religione, cittadinanza, sociologia e arte italiana. I docenti: la teologa Francesca Bocca-Aldaqre (Psicologia e religioni), lo storico Alberto Cavaglion (Ebraismo), la storica Emma Fattorini (Cristianesimo), il sociologo Franco Garelli (Sociologia e religioni), lo storico dell’arte Antonio Natali (Riflessioni sull’arte italiana), l’islamologa Renata Pepicelli (Islam).

L’Istituto Sangalli per la storia e culture religiose si occupa fin dalla sua nascita, nel 2014, di dialogo interculturale e interreligioso a livello nazionale ed internazionale, nonché di sostenere, con borse di studio e assegni di ricerca, giovani studiosi di tutto il mondo che si occupano di ricerca in ambito umanistico su temi socio-religiosi e con approccio multi-disciplinare. Questa realtà fiorentina laica e a-politica, sorta grazie a fondi privati, in cinque anni ha realizzato attività su temi come il rapporto tra cibo e religioni; ha organizzato convegni e dibattiti sulla legislazione e la costruzione in Italia di luoghi di culto delle diverse religioni e confessioni; si è occupata della presenza degli spazi pubblici multi-religiosi in Europa; ha sostenuto registi-documentaristi del Festival dei Popoli con il premio “Lo sguardo dell’altro”; ha collaborato con le scuole toscane per la diffusione dei valori costituzionali e ha in corso un importante progetto, in collaborazione con Oxfam Italia, per combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa in una ventina di scuole medie e superiori toscane.

Per maggiori informazioni: www.istitutosangalli.it