Il complesso delle Murate, a Firenze, è tra i luoghi selezionati nell'ambito dell’iniziativa CIVIC PLACES, la prima campagna nazionale per la scoperta e la valorizzazione dei luoghi civici in Italia promossa da Fondazione Italia Sociale insieme a SEC Newgate, Touring Club Italiano e SkyTG24. A proporre la candidatura del complesso delle Murate nella lista dei Civic places 2021 sono stati MAD Murate Art District, spazio gestito da MUS.E e Robert F. Kennedy Human Rights Italia.
I CIVIC PLACES sono stati selezionati da un comitato composto da membri di Fondazione Italia Sociale, Touring Club Italiano e Fondazione Adriano Olivetti secondo i seguenti criteri di valutazione obiettivi: significato civico, capacità evocativa e accessibilità. Altri indicatori hanno poi costituito un valore aggiunto: sostenibilità del modello proposto, partecipazione (ampiezza e composizione dei partenariati promotori) e capacità di essere al centro di un progetto di comunicazione.
La mappa completa dei luoghi che hanno ricevuto il marchio CIVIC PLACES è stata presentata il 16 novembre da SkyTG24 ed è disponibile sul sito www.becivic.it e su Stendhapp, l'app per il turismo e la cultura - ispirata alla sindrome di Stendhal - che aiuta a scoprire la bellezza del territorio in tutte le sue forme.
Il presidente di Fondazione Italia Sociale Vincenzo Manes, la vicepresidente Cristina De Luca e il segretario generale Gianluca Salvatori hanno inoltre consegnato la mappa dei CIVIC PLACES al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il complesso delle Murate, selezionato tra i CIVIC PLACES 2021, è di proprietà comunale, comprende l’ex monastero quattrocentesco trasformato in carcere dal 1883 al 1985, articolato su due piazze: piazza delle Murate, e piazza della Madonna della Neve, divise da via delle vecchie Carceri, e la Cappella della Madonna della Neve. Il complesso quattrocentesco era il monastero intitolato alla Santissima Annunziata e a Santa Caterina, dove abitavano le monache di clausura dette "murate". Poi, per circa cento anni, dal 1883 al 1985 è stato il carcere di Firenze. Il riuso delle Murate risponde ad una grande sfida: rispettare il valore storico e architettonico del pregiato complesso, trasformandolo però in un pezzo integrato della città, in modo da riproporre la complessità e la ricchezza dello spazio urbano. Le Murate sono oggi una sorta di canale privilegiato per l’esposizione della cultura contemporanea fiorentina che attrae talenti creativi da tutta Italia.
A Le Murate convivono realtà diverse: MAD Murate Art Discrit, l'Ufficio sostenibilità (ex Sportello EcoEquo), il Murate Idea Park - MIP , lo Europe Direct Firenze, l'Informagiovani, un Caffè Letterario, l'Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy onlus, la Rivista e Associazione culturale Testimonianze.
“Un riconoscimento che ci riempie di orgoglio – dichiara il sindaco e assessore alla cultura Dario Nardella -: da anni l’amministrazione ha deciso convintamente di investire negli spazi dell’ex carcere per restituirlo alla città: ora le Murate sono un luogo di vita e di libertà, un ‘civic place’ dove la cultura si unisce con il sociale, la contemporaneità con gli eventi, la formazione con la memoria”.
“Da anni MAD Murate Art District costituisce un presidio di cittadinanza attiva, una casa del contemporaneo in cui gli artisti del territorio hanno lavorato quotidianamente a fianco di artisti internazionali in residenza – spiega Valentina Gensini, direttore artistico di Murate Art District -; uno spazio di produzione per collaborazioni con realtà internazionali; un luogo della memoria civile e di formazione, in cui i giovani hanno trovato qualificati momenti di aggiornamento riconosciuti da istituti partner come Università di Firenze, Accademia di Belle Arti, Conservatorio Cherubini. Infine MAD è presidio di sensibilizzazione al pensiero e alla pratica ecologica ed ecosofica, grazie al Progetto RIVA, che da anni indaga la relazione della Comunità con il fiume”.
“Il riconoscimento del complesso delle Murate come Civic Place - ha detto Federico Moro, segretario generale RFK Italia - ci riempie di gioia, perché non è solo un riconoscimento ad un luogo pieno di storia, ma lo è anche per quello che rappresenta per la comunità fiorentina: la trasformazione da luogo di preghiera una volta, di sofferenza poi e di aggregazione sociale e culturale oggi. Il Robert F. Kennedy Human Rights Italia porta avanti ormai da 10 anni numerosi progetti che coinvolgono la cittadinanza nella promozione dei diritti, dell’inclusione, della cittadinanza attiva facendo dialogare iniziative di sensibilizzazione con mostre e performance artistiche, presentazioni di libri e concerti musicali, nella consapevolezza che i diritti, la pace, la cooperazione trovino spazio in ogni forma di comunicazione”.
Per ulteriori informazioni: www.becivic.it - https://stendhapp.com