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sabato 02 novembre 2024
Regione Toscana: "Giorno della Memoria", online con gli studenti dal Cinema La Compagnia
27-01-2022
A venti anni dal primo Treno della Memoria è ancora intenso il lavoro della Toscana per ricordare, non dimenticare, trasmettere alle giovani generazioni la vergogna e l’inferno dei lager nazisti. A maggior ragione con il trascorrere del tempo che inevitabilmente conduce alla progressiva scomparsa del racconto diretto di chi ha vissuto l’orrore nella propria esistenza. Questo 27 gennaio, momento di riflessione e di confronto con le studentesse e gli studenti delle scuole toscane, avrà al centro le storie delle persone discriminate, deportate e perseguitate dal nazifascismo.
Il Meeting è organizzato e curato da Regione Toscana e Fondazione Museo della Deportazione e della Resistenza, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e Ufficio Scolastico Regionale, nell’ambito di Giovanisì (il progetto regionale per l’autonomia dei giovani). Come lo scorso anno l’evento si svolgerà a distanza, presso il Cinema Teatro La Compagnia di Firenze, a cui si collegheranno in streaming da centinaia di scuole della Toscana e dove giovedì prossimo, Giorno della Memoria, si susseguiranno testimonianze, musica, video, per raccontare deportazioni e persecuzioni di ebrei, rom e sinti, omosessuali, disabili e malati psichiatrici, oppositori politici e soldati italiani internati.
In avvio, alle 9.30, l’estratto del lavoro congiunto, sostenuto da Regione Toscana, di Enrico Fink, Orchestra Multietnica di Arezzo e Alexian Santino Spinelli sulle culture musicali di due popoli, quello ebraico e quello rom, che il nazismo puntò a cancellare. Ad aprire l’iniziativa e introdurre la mattinata, in presenza, l’assessora alla cultura della Memoria Alessandra Nardini e Ugo Caffaz, anima storica del Treno toscano e oggi consigliere per le politiche per la Memoria dell’assessora. A seguire i saluti del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia e di Bernard Dika, consigliere del Presidente Giani per le politiche giovanili.
A Luca Bravi, del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, sarà affidata la moderazione del meeting e la presentazione di approfondimenti storici e tematiche affrontate.
Per le testimonianze, collegate in diretta ci saranno prima Kitty Braun Falaschi, fiumana ‘adottata’ da Firenze all’indomani della seconda guerra mondiale, deportata con la mamma e il fratellino, cinque mesi a Ravensbruck e Bergen Belsen; poi Andra e Tatiana Bucci, quattro e sei anni quando finirono nell’inferno dei lager, sorelline scambiate per gemelle e per questo sopravvissute alla selezione iniziale di Birkenau e scampate anche agli esperimenti di Mengele; Laura Piccioli, presidente di Aned Firenze e nipote dell’ex deportato Mario Piccioli. Il programma prevede dialoghi con Eva Rizzin, membro della famiglia sinta Reinhardt colpita dallo sterminio e nipote di sinti e rom italiani deportati nei campi di concentramento fascisti; con Shulim Vogelmann, amministratore della casa editrice Giuntina e nipote di Shulim Vogelmann sopravvissuto ad Auschwitz dove fu deportato con la moglie Annetta disegni e la figlia Sissel; Luca Dieci, presidente del Toscana Pride.
Numerose poi le videointerviste. Per la deportazione degli internati militari italiani, quella con Antonio Ceseri, internato in Germania e sopravvissuto alla strage dei soldati italiani di Treuenbrietzen. Per le deportazione dei dissidenti, le conversazioni con Marcello Martini, giovane staffetta partigiana della resistenza toscana e deportato a Mathausen a 14 anni, e Vera Michelin Salomon, antifascista della Resistenza romana, imprigionata nel carcere nazista di Aichach. Per la persecuzione degli omosessuali, la testimonianza (stratta dal documentario Paragraph 175) di Heinz F., internato a Dachau e Buchenwald. Per la deportazione di rom e sinti, il video di Rita Prigmore, sinta tedesca utilizzata come cavia per sperimentazioni eugenetiche. Per la Shoah la proiezione della recente intervista di Ugo Caffaz a Edith Bruck, scrittrice e poetessa ebrea ungherese, una delle più note testimoni delle persecuzioni antiebraiche, deportata a 13 anni con la famiglia prima ad Auschwitz poi in altri campi in Germania.
Il meeting si chiuderà con le conclusioni del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’appello ai giovani di Vera Vigevani Jarach, che sulla sua pelle ha vissuto ben due tragedie del Novecento: la persecuzione contro gli ebrei di nazisti e fascisti (il nonno finito nel fumo di un camino ad Auschwitz, la sua famiglia la discriminazione delle leggi razziali) e poi, fuggita in Argentina, la scomparsa della figlia ‘desaparecida’ nel 1976, vittima della dittatura di Videla.
Il progetto grafico del Meeting del Giorno della Memoria è stato curato da Nicola Zeloni, funzionario della Regione toscana prematuramente scomparso nel dicembre scorso.