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lunedì 04 novembre 2024
Orto del Malcantone: progettazione del nuovo spazio pubblico di Firenze con gli studenti
30-09-2022
Tre progetti per la riapertura dell’Orto del Malcantone, giardino pubblico nel cuore di Coverciano, realizzati dagli studenti del Liceo artistico di Porta Romana e dell’Istituto tecnico agrario con il contributo della Fondazione CR Firenze nell’ambito del percorso ‘Innesti’ del bando Doposcuola 2022. Sono stati presentati in Palazzo Vecchio alla presenza degli assessori all’Ambiente e transizione ecologica Andrea Giorgio, dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re e dell’assessore allo Sport e politiche giovanili Cosimo Guccione.
“Sono partiti i lavori di riqualificazione che consentiranno di dare nuova vita ai 5mila metri quadrati abbandonati tra via del Malcantone e via dell'Arcolaio - ha ricordato l’assessore all'urbanistica Cecilia Del Re in Consiglio - nella grande area verde abbandonata per decenni e in stato di degrado per insediamenti abusivi sta nascendo oggi un giardino pubblico con vocazione agricola, orti urbani e spazi per eventi culturali. Dopo tanti anni, questo spazio tornerà ad essere un'area verde pubblica, come doveva essere dall'inizio e non è mai stato. I tecnici della direzione ambiente sono al lavoro ormai da qualche mese per ripulire l'area, prendersi cura del verde esistente e realizzare un pozzo. Vogliamo infatti che resti un'area con vocazione agricola, collegando a questa visione attività di vario tipo, che l'associazione e le altre realtà che si sono unite alla rete potranno realizzare grazie a un patto di collaborazione con l'amministrazione”. "Ringrazio di cuore studenti e insegnanti per il loro prezioso impegno - ha concluso l'assessore Del Re - perchè lasciare l'immaginazione a chi può esprimere i propri desideri e bisogni è non solo un aiuto importante per l'amministrazione ma anche il modo più autentico e fresco per andare a progettare nuove aree".
"L’attenzione al sociale e all’ambiente sono stati al centro dei progetti di questi ragazzi in modo sorprendente - ha dichiarato l'assessore all'ambiente Andrea Giorgio - faremo di questo parco un bene comune vivo e vivace anche grazie alle loro idee. Adesso avvieremo con il Vivaio del Malcantone e con l’assessore Guccione una discussione su come restituire finalmente questo spazio ai cittadini, ma la partecipazione dei giovani alla progettazione dovrà essere rilanciata e sempre presente".
"Faccio i complimenti agli studenti che hanno presentato queste proposte - ha detto l'assessore alle politiche giovanili e ai beni comuni Cosimo Guccione - adesso l'obiettivo è che diventino realtà e che poi, tramite l'associazione, questo giardino possa essere gestito dai cittadini".
“Siamo doppiamente soddisfatti di poter contribuire a questo progetto – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze - poiché abbiamo dapprima sostenuto la rinascita di questo luogo che ora, grazie al nostro Bando ‘Doposcuola’, si animerà con attività che coinvolgeranno soprattutto i giovani. Ci auguriamo che la cittadinanza possa appropriarsi di questa esperienze e ispirarsi per proseguire la cura degli spazi comuni”.
Dopo una prima fase dedicata all’osservazione delle buone pratiche di agricivismo presenti sul territorio (Lumen, Orto x Orto di San Giovanni, trekking urbano ‘Paesaggiando’ da Villa Bardini al Giardino delle Rose) e dopo una successiva fase dedicata all'analisi sociale (questionari, interviste e focus group nel quartiere) e alla progettazione seguita da architetti e professori esperti di partecipazione e permacultura (Angelo Ferrari e Sauro Guarnieri), i ragazzi hanno dato voce a tre scenari possibili per la futura progettazione del nuovo spazio pubblico: Sinfonia, Giardino per Tutti e Agorà.
I progetti sono maturati nell’ambito del percorsi ‘Innesti’, progetto formativo di ecologia sociale e accompagnamento degli studenti all’interno di una progettazione reale (compito realtà), con l’obiettivo di dare maggiore spazio al lavoro di gruppo, all’interdisciplinarietà e alle competenze relazionali nel percorso educativo, ma anche di coinvolgere il tessuto sociale nella riapertura di un nuovo spazio verde pubblico.