"Negli anni ’60 del secolo scorso il grande intellettuale brasiliano Antonio Candido si interrogava sulle possibilità di successo della democrazia in Brasile. Il potere delle oligarchie agrarie veniva, alla metà del ‘900, messo in discussione dalle lotte del movimento operaio e contadino. La risposta che fu data allora si tradusse nel colpo di Stato del 1964. Le elezioni presidenziali del 2022 sono state una drammatica attualizzazione di questo scontro e hanno nuovamente visto la polarizzazione tra due progetti antitetici di futuro del Brasile".
Fino al prossimo 22 maggio, altri quattro appuntamenti per provare ad esplorare, attraverso le voci di docenti universitari, giornalisti, artisti e antropologi, un paese diviso tra devastazione e speranza, in cui la frattura socio economica si è ancora più acutizzata dopo le recenti elezioni presidenziali; un'esplorazione che passerà attraverso tematiche quali l'Amazzonia (frontiera e laboratorio allo stesso tempo), l'autoritarismo, i movimenti operai e poi ancora i colori e la musica di uno dei protagonisti del mondo. Il Brasile è una realtà complessa, con molte facce, molte storie e molte contraddizioni; citando Tom Jobim, “non è un Paese per principianti”, che dopo un lungo processo di modernizzazione e industrializzazione ha saputo diventare la decima potenza mondiale... grazie agli interventi di Valeria De Marcos, Vincenzo Lauriola, Lìlia Moritz Schwarcz, André Singer, Barbara Casini, Bruno D'Avanzo, Filippo Lenzi Grillini, durante il ciclo di incontri si proverà settimanalmente a fare chiarezza su alcune delle più importanti questioni legate ad un paese sempre più al centro del dibattito socio politico internazionale.
Partecipazione gratuita per studenti, docenti e insegnanti.
Info e iscrizioni al telefono 055.683388 e vienuove@vienuove.it