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giovedì 17 luglio 2025

Decennale del Centro Slataper di Rifredi a Firenze intitolato a Luca Misuri

01-07-2025

Dieci anni di accoglienza per famiglie in difficoltà, padri soli, madri sole, persone senza dimora, migranti, rifugiati politici: 449 persone accolte al Centro Slataper di Rifredi a Firenze. La storia di questa struttura, gestita dalla Cooperativa Sociale Il Girasole, è stata festeggiata con una festa alla presenza della sindaca Sara Funaro e dell’assessore al Welfare Nicola Paulesu. Per l’occasione il centro ha cambiato nome, diventando il Centro di Accoglienza Luca Misuri, in omaggio del senza dimora fiorentino morto lo scorso anno, un volto conosciuto in città, che ha vissuto nel Centro gli ultimi cinque anni della sua vita.

Il Centro Slataper è dal 2015 un centro di accoglienza flessibile e dinamico, in un immobile nella disponibilità de Il Girasole in convenzione con il Comune di Firenze e dei comuni dell'area metropolitana. Nella struttura ci sono 85 posti. Il Centro viene definito come il luogo delle eccezioni, un luogo che è nato per accogliere le persone in difficoltà che non riescono a trovare spazio in altri centri di accoglienza e ad essere inserite in percorsi predefiniti.

Al piano terra trova spazio il progetto Nemo per l’accoglienza di donne e uomini soli senza dimora, in situazioni di grave marginalità. Al primo piano e al secondo piano sono ospitati nuclei familiari completi o monogenitoriali: ogni nucleo dispone di una o più camere e condivide la cucina, la lavanderia e la sala comune. Il terzo piano è dedicato alle famiglie accolte nell’ambito del progetto Sai per rifugiati politici. Al quarto piano ci sono uffici. Ogni piano dispone di una cucina comune (agli ospiti è richiesta l’autonomia nel provvedere ai pasti), il centro ha un portiere h24, e conta tre equipe educative, un direttore di struttura e figure professionali come un operatore sanitario, un consulente legale, uno psicologo.

Luca Misuri è stato ospite del centro Slataper per 5 anni, dal 2019 fino alla sua morte nel 2024, e lì aveva trovato uno spazio accogliente, in cui poteva entrare in contatto con altre persone ai margini ma anche con i bambini e gli abitanti del quartiere. Sono molte le storie che lo riguardano, come quando si travestì da Babbo Natale per consegnare i regali ai bambini ospiti del centro, o come quando preparava da mangiare ogni giorno per un ospite molto fragile che non era in grado di cucinare. All’Esselunga vicina, il direttore gli regalava piante invendute, che Luca donava agli operatori per dire grazie o per scusarsi dopo uno dei tanti scontri che inevitabilmente facevano parte della convivenza.

“Dedicare il nome del nostro spazio a Luca è un atto di memoria – dice Andrea Ricotti de Il Girasole – per ricordare che ogni persona ha valore, anche e soprattutto quando soffre, anche quando chiede più di quanto riesce a dare. Per ricordare che far convivere persone completamente diverse tra loro è difficile ma estremamente gratificante. Perché per noi, l’accoglienza è fatta di tentativi, di relazioni imperfette, di piccoli gesti che lasciano il segno. La storia di Luca non è una storia di riscatto. È una storia di presenza, di resistenza, di tentativi. Ed è una storia che vogliamo custodire, ricordare, onorare”.

“Dieci anni di ascolto, incontro, solidarietà, un traguardo importante – dice la sindaca Sara Funaro –. La storia del centro Slataper ci riempie di orgoglio, è un luogo che abbiamo restituito alla legalità, dopo un’occupazione abusiva, una delle prime che ho gestito appena insediata assessora e che ha visto al termine questo spazio cambiare natura e diventare presidio di solidarietà e accoglienza. Qui trovano un luogo sicuro tante persone di svariate età e nazionalità, con storie diverse, il risultato è un centro dove ogni giorno ci sono momenti di scambio, confronto e di arricchimento reciproco. Prende il nome di Luca Misuri, storico homeless, un modo per ricordarlo e ricordare anche come il lavoro che fa ogni giorno chi è impegnato su questo fronte è così, complicato ma anche ricco di soddisfazioni, ostinato, sempre attento al valore delle persone, tutte. C’è grande professionalità ma anche passione e attenzione per gli altri da parte di tutti gli operatori, che ringrazio per il lavoro che portano avanti ogni giorno”.

“Il centro di accoglienza Slataper è un esempio virtuoso e un fiore all’occhiello di una rete importante e articolata, impegnata a costruire percorsi sempre differenti e personalizzati, un anello cruciale di una filiera che punta a intercettare sempre di più le esigenze emergenti in una società caratterizzata da realtà sociali sempre più difficili - aggiunge l’assessore al Welfare Nicola Paulesu -. È una struttura da sempre attenta a modellare il suo lavoro sulle persone, da tempo infatti accoglie anche animali e questo è un’ulteriore risposta per venire incontro a situazioni di fragilità. Ringrazio davvero i responsabili del centro perché da sempre sono in prima linea per dare risposte sempre più puntuali alle persone che accolgono, il risultato è un centro che è un modello virtuoso di accoglienza. Oggi prende il nome di Luca Misuri, per ricordare così una storia importante di fragilità ma anche di solidarietà”.

Qui le 10 storie di persone che sono passate da Slataper e tutti i numeri del centrowww.coopilgirasole.it/10-anni-slataper/