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venerdì 19 aprile 2024

"Il settimo sigillo", il film di Bergman in versione restaurata al cinema Odeon

05-11-2018
Lunedì 5 Novembre, alle ore 21.00, Cinema Odeon Firenze e Cineteca di Bologna, in occasione dei 100 anni dalla nascita di Ingmar Bergman, presentano "Il settimo sigillo" (Det sjunde inseglet), uno dei più grandi capolavori del maestro svedese realizzato nel 1957 e interpretato da Max von Sydow, Bibi Andersson, Gunnar Björnstrand, Bengt Ekerot e Nils Poppe, in versione restaurata originale (svedese) con sottotitoli in italiano.

Il cavaliere Antonius Block sta facendo ritorno al proprio castello con il suo scudiero dopo aver partecipato alla Crociata in Terra Santa. L’incontro con un personaggio dal mantello nero determinerà il resto del viaggio. Si tratta della Morte che accetta una sfida a scacchi rinviando quindi il suo compito. La partita ha inizio ma poi il viaggio riprende. Sul percorso Block incontrerà una coppia di attori con il loro bambino, una strega e altri personaggi. La peste intanto sta mietendo vittime ovunque.

Da bambino mi capitava talvolta di seguire mio padre nei suoi spostamenti quando doveva officiare messa nelle piccole chiese di campagna dei dintorni di Stoccolma. […] Mentre mio padre parlava dal pulpito, e i fedeli pregavano, cantavano o ascoltavano, io concentravo la mia attenzione sul mondo segreto della chiesa, costituito da volte basse, mura spesse, profumo di eternità, luce solare che tremava sulla strana vegetazione dei dipinti medioevali e sulle figure scolpite sul soffitto e sulle mura. C’era tutto ciò che la fantasia può desiderare: angeli, santi, dragoni, profeti, demoni, bambini. C’erano animali estremamente spaventosi: i serpenti del Paradiso, l’asino di Balaam, la balena di Jonas, l’aquila dell’apocalisse… In un bosco, la Morte era seduta e giocava a scacchi con un cavaliere… una creatura dagli occhi spalancati si attaccava ad un albero mentre in basso la Morte si accingeva a segare l’albero. Sulle colline in lieve pendenza la Morte conduceva la danza finale verso il paese delle tenebre”. Come dimostrano queste parole di Bergman, l‘evocazione visionaria del XIV secolo racchiusa nel Settimo sigillo ha origini remote che affondano nelle fantasie dell’infanzia. Il Medioevo di Bergman è una dimensione dove proiettare fantasmi e angosce che assediano l’individuo nel profondo.

Per maggiori informazioni: www.odeonfirenze.com