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venerdì 29 marzo 2024

Programmazione settimanale del cinema Spazio Uno di Firenze

17-01-2019
Ecco la programmazione del cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10), questa settimana saranno proiettati i seguenti film:

"LA DOULEUR" di Emmanuel Finkiel
Con qualche libertà e una sublime delicatezza, Emmanuel Finkiel rilegge il celebre romanzo di Marguerite Duras che lo sconvolse a 19 anni. "Questa donna che attende il ritorno del marito dai campi di concentramento faceva eco alla figura di mio padre, una persona che aspettava sempre. Anche quando ebbe la certezza che la vita dei suoi genitori e di suo fratello era finita ad Auschwitz". Il regista adatta il testo della grande scrittrice per arrivare a una considerazione universale su un sentimento proprio di tutti gli uomini. L'opera di Finkiel non è un biopic su Marguerite Duras, ma un diario intimo del dolore, un ritratto della presenza dell'assenza, un viaggio interiore di un'anima ripiegata su se stessa che Mélanie Thierry ha saputo brillantemente portare alla luce. L'attrice francese attraversa magistralmente l'evoluzione di Marguerite Duras dagli anni della sua gioventù a quelli della sua maturità. Tra diario intimo e racconto, il film traduce fedelmente in immagini il romanzo aspro e ardente attraverso un'esemplare messa in scena e la distanziazione propria della scrittura di Duras, senza rinunciare ad esplorare la violenza dei sentimenti. Lo sdoppiamento, l'alienazione della donna che si guarda allo specchio, si osserva dall'esterno nelle immagini che finiscono per offuscarsi, rende ancor più potente la descrizione delle emozioni.  Attraverso lo sguardo di Marguerite, ripresa in lunghi e numerosi primi piani, il regista ricostruisce, anche sulla base della storia personale, quella Parigi sottomessa, costretta a convivere con il nemico, condannata al silenzio di Stato sullo sterminio degli ebrei, di cui non si seppe nulla fino alla fine degli anni '60. La scena di Marguerite vestita di rosso, che in bicicletta attraversa Parigi deserta durante il coprifuoco, sorda ai rumori esterni, rimane dunque l'immagine più emblematica di una città che aveva voglia di ricominciare a vivere, di una donna che voleva ricominciare a esistere.

"ROMA" di Alfonso Cuaròn
In "Roma" è difficile resistere alla commovente vicenda della domestica Cleo e del suo talvolta ottuso attaccamento alla famiglia che custodisce. Alfonso Cuarón ricorda la sua infanzia a Città del Messico, quando papà era sempre in viaggio d'affari, mamma Sofia accumulava libri tremando al pensiero di perdere quell'uomo, nei cinema fumosi si pomiciava e la domestica Cleo puliva costantemente le cacche dei cani dal vialetto. È un film sulla donna, l'ennesimo di questa Venezia di registi che inquadrano, con potenza, più Lei che Lui. Cuarón, regista di film diversissimi, da "Y tu mama también" a un "Harry Potter", per il suo dramma sociale sceglie un luccicante bianco e nero, inquadrature e movimenti di macchina accuratissimi. Se si potesse riassumere questo film straordinario in una parola sarebbe sicuramente: REALTÀ. Il Leone d’oro 2018 è un premio alla verità, raccontata senza schemi e senza veli dal regista. E' un racconto sincero, puro, vero. La sceneggiatura è tratta direttamente dalla memoria del regista che, per non rovinare la purezza del ricordo, si è servito di attori non professionisti e metodi di ripresa poco ortodossi: era il solo a conoscere la sceneggiatura per intero, gli attori la scoprivano giorno per giorno. Secondo Cuarón, infatti, nella vita «non si può davvero pianificare come reagire alle situazioni» e catturare in un film tali reazioni spontanee, non è semplice. Nel film i personaggi sono messi di fronte alla durezza della vita in più di un’occasione. Le loro potenti reazioni agli eventi, non sono frutto solo dell’intelligente direzione di Cuarón, ma anche di un inaspettato talento nella recitazione. Ed è per questo che durante la visione di "Roma", non si potrà fare a meno di sorridere, ridere e piangere insieme agli attori. Il dolore che il film racconta, è un dolore universale, che tutti conosciamo. L’effetto è lo stesso di un pugno nello stomaco, inflitto però da scene di una bellezza disarmante.

"7 UOMINI A MOLLO" di Gilles Lellouche
Spesso la Francia ci regala commedie garbate, esilaranti e intelligenti come questa "7 uomini a mollo", gioiellino che fonde risata e riflessione esistenziale che porta la firma di Gilles Lellouche: attore, regista e produttore  che qui si getta in un tema che conosce a fondo: la crisi del maschio. Lellouche filma corpi imperfetti e cadenti a mollo nell'acqua, uomini alla soglia dei cinquant'anni e sulla soglia dello spogliatoio, dove a turno confessano le insoddisfazioni e le rispettive infelicità. A narrarli fuori campo è la voce di Mathieu Amalric alle prese con la caricatura goliardica del suo soggetto di elezione, la depressione.  Incarnazione irresistibile dello scacco, tra Xanax e Candy Crush, è il suo personaggio a introdurre lo spettatore in piscina e al cospetto di un dream team ostinato a riuscire in una disciplina ad assoluto appannaggio delle donne. Sfidando l'immaginario collettivo, il nuoto sincronizzato non è mai associato agli uomini, Lellouche firma un film generoso e inventivo che non ha paura di fare i conti col corpo che cambia e coi bilanci inclementi dell'età. Al centro della commedia piazza la vulnerabilità esistenziale e lo specchio d'acqua in cui rifletterla e riflettere i profili dei suoi protagonisti, tutti in ambasce con la gestione dei figli, del lavoro, del matrimonio, delle relazioni, dell'avvenire. Insieme formano una squadra di sirene amorfe che riusciranno nell'impresa grazie alla loro volontà e al potere idealizzante del cloro.

Ecco il dettaglio degli orari:

"LA DOULEUR" di Emmanuel Finkiel
Giovedì 17/01 Ore 16:00 - 18:30 - 21:15
Venerdì 18/01 Ore 16:00 - 18:30 - 21:15
Sabato 19/01 Ore 16:00 - 18:30 - 21:15
Domenica 20/01 Ore 16:00 - 18:30
Martedì 22/01 Ore 16:00 - *18:30 - 21:15
Mercoledì 23/01 Ore 16:00 - *18:30 - 21:15
*Gli spettacoli contrassegnati sono in Francese con sottotitoli
Giovedì 17/01 ore 21:15 introduce Michela Landi (Università di Firenze
Sabato 19/01 ore 21:15 introduce Caterina Liverani (critica cinematografica) in collaborazione con Institut Francais di Firenze

"ROMA" di Alfonso Cuaròn
Leone d'Oro alla Mostra di Venezia come Miglior Film
Vincitore di 2 Golden Globes: Miglior Film Straniero e Migliore Regia
Domenica 20/01 Ore 21:15
Lunedì 21/01 Ore 21:40
In Spagnolo con sottotitoli in Italiano

"7 UOMINI A MOLLO" di Gilles Lellouche
Lunedì 21/01 Ore 15:20 - 17:25 - 19:30


Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it