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martedì 23 aprile 2024

"Ciak sul lavoro", la rassegna sul mondo dell'occupazione allo Spazio Alfieri di Firenze

07-05-2019
Riparte "Ciak sul lavoro", la rassegna cinematografica che propone film recenti legati al mondo dell'occupazione. La manifestazione giunta alla 14° edizione è organizzata da Filcams Cgil in collaborazione con l'Associazione Anémic e si svolge dal 7 al 29 Maggio allo Spazio Alfieri di Firenze (Via dell'Ulivo 6).  

Si comincia Martedì 7 Maggio alle ore 21.30 con "Rimetti a noi i nostri debiti" alla presenza del regista Antonio Morabito in anteprima per Firenze. Primo film italiano originale prodotto da Netflix, che vede tra i protagonisti la premiata coppia Marco Giallini e Claudio Santamaria. Quasi un racconto morale che si divide fra cinismo e istinto di sopravvivenza, fra pubblico e privato, casa e lavoro,  sullo sfondo di una Roma cupa e difficilmente riconoscibile. Morabito privilegia atmosfere claustrofobiche, scene in penombra e una fotografia desaturata, che incornicia le anime perse di questo girone dantesco. Film metaforico, una storia sospesa tra il grottesco e gli assurdi contrattempi della realtà, riflessione noir che riduce il mondo contemporaneo a un infernale sottobosco di poteri corrotti, dominato dalla tirannia del denaro. E dove si fa strada prepotente la questione sul libero arbitrio.

Mercoledì 8 Maggio alle ore 21.30, è ospite della rassegna il regista Jacopo Quadri con "Lorello e Brunello", ovvero i gemelli Biondi, contadini di un’utopia bucolica assediata dal mercato globale che vivono e coltivano il loro podere a Pianetti di Sovana, in Maremma. In quattro parti, dall’estate alla primavera, il film ne segue per un anno le vite, a mungere e vegliare, con la minaccia dei lupi che stanno ripopolando le macchie, le albe, la polvere, i recinti, il fieno, le morti e le nascite, gli animali. Il caldo, la siccità, la notte. Il tempo. La solitudine. Un film sul lavoro, la terra, le stagioni. Gesti antichi e precisi, ostinazione e sconforto, rabbia e passione. Quadri affronta in filigrana la crisi della società rurale e della cultura materiale, narra le sue dittature e i suoi resistenti, mettendo in discussione il potere della grande macchina industriale. Documentario in movimento perpetuo che non smette di spostare le zolle e di “interrogare” i suoi protagonisti.

Martedì 14 Maggio alle ore 21.30, accompagnato dall'autore, è protagonista "Il tuttofare" di Valerio Attanasio, brillante esempio, moderno e scattante, di quel genere principe del nostro cinema, che fu la commedia all'italiana dei Risi, dei Monicelli, dei Comencini. Una commedia cattiva ma non acida, comica ma non farsesca, brillante ma non umoristica. Una storia “lineare”, densa e ritmata, compatta nella narrazione e leggera nello svolgimento. Sostenuta da un quartetto di attori in stato di grazia (strepitoso l'avvocatone che sa di latinorum di Sergio Castellitto). Specchio tragicomico del Belpaese, professionalmente annodato nelle maglie della “spintarella” e perennemente avviluppato nel giochino della raccomandazione e del veniamoci incontro. Naturalmente a fin di bene.

Mercoledì 15 Maggio alle ore 21.30 sbarca il Collettivo Terzo Segreto di Satira con la sua opera prima "Si muore tutti democristiani", dal chiaro riferimento autobiografico. Per i tre videomaker protagonisti del film, che realizzano documentari a tema sociale, e faticosamente provano ad arrivare a fine mese, è l'ora della rivincita: un doc per una onlus giudiziariamente chiacchierata, coinvolta in uno scandalo di riciclaggio di denaro e truffa ai danni degli immigrati. Che fare? Cinico e baro come il destino, sullo sfondo di un'Italia in crisi, che contrasta con le passioni e i sogni di cui si nutre, il film costruisce una riflessione ironica e tagliente sulla situazione contemporanea del Belpaese. Il titolo cita la prima pagina del manifesto del 28 giugno 1983, il giorno dopo le elezioni politiche.

Mercoledì 22 Maggio alle ore 21.30 sono Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi a parlarci del loro "Metti la nonna in freezer", titolo esilarante per una storia dolceamara, ai limiti dell'assurdo, fra equivoci e travestimenti, con Fabio De Luigi, Miriam Leone e Barbara Bouchet. Commedia grottesca e scoppiettante sulla difficoltà di tirare avanti ai tempi della crisi dal retrogusto anglosassone, ma che nasce da una amara riflessione, in un contesto squisitamente nostrano: la precarietà abbinata all'insolvenza dello Stato che rendono il welfare famigliare l'unica àncora di salvezza. Opera prima di Fontana e Stasi, registi poco più che trentenni, diventati famosi grazie ad alcuni video virali diffusi sul web e ai cortometraggi realizzati per Sky e Sabina Guzzanti.

La chiusura della rassegna prevista per Mercoledì 29 Maggio alle ore 21.30 è affidata al film "Le nostre battaglie" di Guillaume Senez, presentato a Cannes 2018 e premio del pubblico e premio Cipputi all’ultimo Torino Film Festival, che viene presentato dalla sceneggiatrice Raphaelle Desplechin. Al centro del film ci sono il lavoro, la famiglia, il sindacato, la solidarietà. Valori destinati a scontrarsi con la realtà molesta dei nostri tempi. Marito stordito, padre amorevole, lavoratore solidale, uomo solo, compagno deluso, Roman Duris imprigiona nel suo volto tutti i segni dell'inquietudine e dell'inadeguatezza. Senez gira con coerenza e rigore, senza fronzoli e scene madri. Segue le stagioni del cuore e i ritmi della giornata, intercetta le sfumature psicologiche dei protagonisti, con uno stile asciutto che unisce l'immediatezza alla Dardenne alla precisione formale.

Ingresso: biglietto 4€.

Per maggiori informazioni: www.anemic.it - www.spazioalfieri.it 

VSA