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giovedì 25 aprile 2024

Nanni Moretti legge "Caro Diario" al Cinema Odeon Firenze

10-10-2020

Sabato 10 Ottobre ore 15.30 (già sold out) un importante evento speciale al Cinema Odeon di Firenze che ospita in sala Nanni Moretti. Il regista leggerà i diari di "Cario Diario", a seguire la proiezione del film, proposto in versione restaurata, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Il film (solo il film) verrà replicato Domenica 11 Ottobre (ore 18.30).

Diviso in tre capitoli autonomi e complementari (In vespa, Isole e Medici), Caro Diario rimane, a quasi trent’anni dalla sua prima uscita in sala, un sorprendente oggetto estraneo di un autore unico del nostro cinema. Per Nanni Moretti, “splendido quarantenne” , è un punto di svolta: dopo la crisi ideologica di Palombella rossa, il “leone di Monteverde” abbandona il suo alter ego Michele Apicella e porta sullo schermo se stesso, senza filtri, dalle gite in vespa nella Roma agostana deserta fino alla sua, reale, malattia. Un’autobiografia profondamente collettiva, dove le ossessioni personali del regista – il passato, le case, il ballo, i (cattivi) critici… – si fondono con quelle di un paese intero, incapace di ricordare, di comunicare, di ascoltare, di capire. Divertentissimo, colmo di indimenticabili tormentoni morettiani, ma capace anche di momenti di autentica commozione (la lunga scena del pellegrinaggio verso il luogo dove morì Pasolini). Premio per la regia al Festival di Cannes del 1994.

«Ho voluto chiamarlo Caro diario - ha dichiarato Nanni Moretti - perché fosse subito chiaro allo spettatore che si trattava di un film molto personale, intimo, privato, anche se – non è una battuta, a volte i registi capiscono qualcosa in più sul loro lavoro attraverso il contatto con gli spettatori – mi è stato ‘spiegato’ che si trattava di un film in cui, benché dessi l'impressione di parlare maggiormente di me, parlavo in realtà di più degli altri rispetto al passato. Non saprei... Comunque, in questo film, non mi nascondo più dietro il personaggio di Michele Apicella. Quando ho cominciato a fare cinema scrivevo, dirigevo e recitavo allo stesso tempo. Mi è venuto naturale stare non solo dietro, ma anche davanti la cinepresa. Pian piano mi sono divertito a costruire un personaggio affibbiandogli le mie ossessioni: l'attenzione per le scarpe, la precisione nel linguaggio, una certa rissosità, la passione per i dolci e per lo sport più praticato che visto. In Caro Diario sono precipitato nella prima persona, non c'è più Michele, ma Nanni».

Ulteriori informazioni su: www.odeonfirenze.com